Tuttoscuola: Non solo statale

Sul mercato del lavoro il titolo di studio ‘paga’

Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Istat, tra gli uomini di 30-34 anni, l’80% di laureati o diplomati è occupato contro il 67,4% di quelli con al massimo la licenza media.

E il vantaggio regalato dall’istruzione vale pure per le donne: se laureate sono occupate nel 73,6% dei casi contro il 37,5% di quelle che hanno al più la licenza media.

In Europa, però, le cose vanno meglio. Nel 2013, nella media europea tra coloro che hanno 20-34 anni e hanno concluso il percorso di istruzione e formazione (diploma e laurea) da uno a tre anni, il 75,4% è occupato, contro il 48,3% dell’Italia.

La differenza nella quota di occupati tra Italia e l’Unione è alta soprattutto per i neodiplomati (40,8% contro 69,5%), mentre è più contenuta per i neolaureati (56,9% contro 80,7%).

Il Rapporto Istat fotografa anche il fenomeno dei Neet, i giovani che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione.

Nel 2013 i giovani 15-29enni non occupati e non in formazione raggiungono i 2,4 milioni, in crescita costante (+576 mila unità dal 2008). Un aumento dovuto quasi esclusivamente – sottolineano i ricercatori – ai giovani che vogliono lavorare (+544 mila unità).

Tra i Neet vi è infatti circa 1 milione di disoccupati, 723 mila forze di lavoro potenziali e solo 684 mila inattivi che non cercano e non sono disponibili al lavoro (per lo più madri con figli piccoli).

Aumenta pure il numero di giovani che cercano lavoro e fortuna all’estero.

Nel 2012, oltre 26 mila italiani di 15-34 anni hanno lasciato il Paese, 10 mila in più rispetto al 2008, meno di quanti ne sono rientrati. Il flusso di uscita dei laureati è di 6 mila 340 unità, con un saldo di -4 mila 180 unità. Le mete di destinazione privilegiate sono Regno Unito, Germania (circa 900 emigrati in ciascun paese) e Svizzera (726).

”Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia si trova in una posizione di svantaggio riguardo al livello di istruzione della popolazione” spiega l’Istat nel Rapporto annuale ”nel 2013 appena il 16,3% delle persone tra i 25 e i 64 anni possiede un titolo di studio universitario contro il 28,4% della media europea”.

L’Istat spiega che ”lo svantaggio permane anche quando si considerano le generazioni piu’ giovani”. Infatti, tra i 25 e i 34 anni i giovani che possiedono livelli di istruzione universitaria sono il 22,7%, contro il 36,1% della media Ue.

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