Secondo ciclo/5. Pollice verso di Cgil e Cisl sul decreto del 2° ciclo

La Cgil-scuola titola l’annuncio dell’approvazione dello schema di decreto con un sintomatico “Una brutta secondaria”, a cui fa seguire innanzitutto una valutazione negativa sul metodo del confronto con le parti sociali, a suo dire più annunciato che praticato, seguita da un pesante giudizio di merito.
“Siamo di fronte ad un provvedimento – dice il comunicato sindacale – che aumenterà le diseguaglianze fra i giovani e che relegherà la scuola secondaria nel ruolo di chi sanziona, anche culturalmente, le differenze anziché contribuire a superarle com’è stato fino ad ora, pur in mezzo a difficoltà e ritardi, nella migliore tradizione laica e cattolica della nostra scuola”.
La nota cigiellina si conclude con una constatazione e un pesante annuncio di scontro: “Con questo provvedimento, i cui contenuti chiaramente non cambieranno in modo sostanziale, il Governo ha deciso di iscrivere nella sua agenda l’apertura di uno scontro durissimo con la FLC CGIL.
Sarà accontentato”.
Non meno pesante la titolazione della nota congiunta di Cisl e Cisl-scuola, emessa subito dopo l’approvazione dello schema di decreto: “ma di che riforma parliamo?”
“Si conferma la linea ispiratrice della riforma che è quella di creare tutti i presupposti per un progressivo deterioramento della scuola pubblica statale e dell’intero sistema formativo”.
Il provvedimento viene giudicato “privo di ogni sforzo per rendere il percorso del 2° ciclo rispondente alla domanda educativa dei giovani e delle loro famiglie, con l’aggravante di una evidente discriminazione sociale dei due percorsi ideati (scuola e formazione professionale), con una canalizzazione precoce e con un abbattimento, attraverso una licealizzazione selvaggia, delle migliori esperienze pregresse, quale quella degli istituti tecnici e professionali”.
Anche la Cisl denuncia la contraddizione di metodo del Governo che annuncia l’esigenza della concertazione che però, con arroganza politica, non applica sull’istruzione e la formazione.