
Se tutti i posti vacanti saranno immediatamente coperti
È definito un “piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato, di personale docente, educativo ed ATA, per gli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, delle relative cessazioni del predetto personale e degli effetti del processo di riforma previsto dall’articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133”. Recita così il decreto legge 70/2011 che inoltre aggiunge “il piano può prevedere la retrodatazione giuridica dall’anno scolastico 2010 – 2011di quota parte delle assunzioni di personale docente e ATA sulla base dei posti vacanti e disponibili relativi al medesimo anno scolastico 2010 – 2011”.
Secondo uno studio della Flc-Cgil, dopo le nomine dell’anno scorso, risultavano vacanti 4.197 posti nella scuola dell’infanzia, 5.719 nella scuola primaria (vanificati parzialmente da 1.904 docenti in soprannumero di organico), 9.359 nella scuola secondaria di I grado (ma anche qui c’erano 1.208 esuberi), 6.729 nella scuola secondari di II grado (10 esuberi) e 5.431 posti di sostegno. In tutto 31.486 posti vacanti ma anche 10.014 esuberi con un totale netto di 21.472 posti.
Quei 21.472 posti al netto degli esuberi potrebbe costituire la quota di posti coperti con retrodatazione giuridica.
Dal 2011-12 sono previsti 19.700 nuovi tagli, compensati, però, da 27 mila pensionamenti: al netto restano disponibili 7.300 posti che potrebbero costituire il numero di docenti da immettere in ruolo in aggiunta ai 21.472 che, nominati con loro, avrebbero anche la retrodatazione giuridica dal 2010-11: in tutto, quindi, 28.772 immissioni in ruolo di docenti (21.472+7.300) quasi tutti iscritti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento di prossimo aggiornamento, a meno che quelli con diritto alla retrodatazione giuridica al 2010-11 non vengano individuati – come tutto fa pensare – nelle vecchie graduatorie allora vigenti.
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