Scrima: Giannini lontana dai problemi

Il piano di assunzioni parte dal tetto anziché dalle fondamenta

Prosegue con toni accesi la polemica tra i sindacati e il ministro Giannini sulle modalità applicative della legge 107. A scendere in campo è il segretario della Cisl scuola Francesco Scrima con una dichiarazione che commenta le ultime esternazioni del ministro.

Le recenti esternazioni della ministra Giannini“, scrive il sindacalista, “che non capisce come si possa decidere di non presentare domanda di partecipazione alle fasi nazionali delle procedure di assunzione, dimostrano una volta di più la totale lontananza, sua e del governo, dai problemi che entrambi avrebbero l’ambizione di affrontare e risolvere. Come si fa a dire che i precari della scuola pretendono il lavoro sotto casa, quando sono abituati da sempre ad andarlo a cercare là dove le opportunità di impiego esistono? E come ignorare che quando non lo fanno, non è certo per capriccio o amor di quieto vivere, ma per impedimenti che chiunque, anche la ministra, non dovrebbe faticare a immaginare? Ecco cosa succede quando si ignora del tutto il vissuto che si cela dietro ai numeri degli aspiranti in una graduatoria“. 

Secondo Scrima “Quello della mobilità forzata, come avevamo denunciato da subito, è solo uno degli effetti di un piano di scarsa razionalità e con profili evidenti di ingiustizia, fondato sulla spasmodica ricerca di clamorosi effetti mediatici, non certo sulle reali esigenze della nostra scuola. Un edificio privo della necessaria stabilità, costruito partendo dal tetto anziché dalle fondamenta“. 

Poi la polemica si fa più diretta: “Rasentando l’impudenza, la ministra Giannini afferma oggi che i sindacati si opporrebbero a questo piano perché mette in discussione ‘graduatorie gestite da loro’. Affermazione di gravità e falsità inaudite, quasi un ossimoro se si tiene conto che si tratta di strumenti la cui assoluta trasparenza (molto più di quanta ne garantisca il futuro meccanismo di chiamata dei docenti!) deriva anche dalla totale autonomia con cui l’Amministrazione le compila e le gestisce, con procedure pressoché esclusivamente on line”

Ma la ministra Giannini e il suo Governo, conclude il leader della Cisl scuola, “si sono rifiutati ostinatamente di tenere in considerazione” le idee e le proposte dei sindacati, “salvo dover prendere oggi atto che la legge da loro voluta non soltanto è invisa all’intero mondo della scuola, ma mette in grave disagio persino quelli che avrebbero dovuto esserne i più diretti e indiscussi beneficiari“.