Tuttoscuola: Non solo statale

Rapporto Eurispes: i giovani italiani ”in fuga” dai licei verso le scuole private?

Meno istituti cattolici, più scuole private: sono queste le nuove tendenze della scuola italiana, secondo l’Eurispes, che nel “Rapporto Italia 2010” sottolinea: anche il ritorno alla tanto paventata “meritocrazia”, ha destato non pochi effetti a favore della scuola privata, soprattutto nell’ambito dell’istruzione superiore, dando adito alla cosiddetta “fuga dai licei”, ovvero la richiesta di asilo a scuole meno complicate per sfuggire al recupero dei debiti a seguito degli esiti degli scrutini dell’anno scolastico 2008/2009 che hanno visto un aumento del 15-20% di alunni rimandati nelle scuole superiori, nonché l’abbandono dei professionali per i corsi regionali.

Dopo essere state equiparate nel 2000 dall’allora ministro Berlinguer, le scuole private, nel nostro Paese, spiega Eurispes, “hanno cominciato a ricevere una serie di finanziamenti di denaro pubblico, sotto forma di sussidi diretti; finanziamenti di progetti finalizzati all’elevazione di qualità ed efficacia delle offerte formative e contributi alle famiglie denominati “buoni scuola”, sino a vedersi stanziare ben 130 milioni di euro dall’ultima Finanziaria 2010. A tali contributi statali, spesso considerati uno dei principali fattori che, rendendo meno onerose le rette alle famiglie che vogliono iscrivere i propri figli nelle scuole non statali, facilitano la scelta verso le scuole private, si sono aggiunti negli anni anche numerosi contributi erogati singolarmente dalle regioni e dalle amministrazioni locali a seconda delle esigenze territoriali. E’ nell’area geografica del Nord che tali fondi hanno raggiunto livelli particolarmente elevati: ne sono un esempio la cosiddetta “dote per la libertà di scelta” (45 milioni di euro di finanziamento) stanziata dalla regione Lombardia nel 2008, o i 14 milioni di euro di contributi per le famiglie che iscrivono i figli alle paritarie nella regione Piemonte, nonché i finanziamenti erogati dalla Provincia di Trento nel 2009 con un importo pari al doppio (1 milione e 300 mila in più), rispetto all’anno precedente, o i 18 mila euro della giunta comunale Omega (Piemonte)“.

Ma perché gli stanziamenti maggiori di fondi si registrano particolarmente nelle regioni del Nord? Uno dei motivi, spiega il rapporto, “è la presenza degli stranieri nelle scuole. Dal monitoraggio sulla stampa nazionale, emerge che negli ultimi anni la presenza sempre più massiccia di alunni stranieri nelle scuole pubbliche (+0,8%) rispetto alle private (+0,5%) abbia incentivato molti genitori del Nord a scegliere le scuole non statali, facendo registrare un vero e proprio boom di iscrizioni soprattutto nelle scuole dell’infanzia e primarie“.

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