Quota 96: si intravede la soluzione

C’è voluto un anno per arrivare al testo licenziato dalla commissione Lavoro della Camera con l’obiettivo di salvaguardare i lavoratori della scuola che hanno maturato i requisiti entro il primo settembre 2012.

La prima proposta, a firma Manuela Ghizzoni, Pd, era stata presentata a giugno dello scorso anno, poi è arrivata una analoga  proposta a firma Marzana (M5S). Gli interessati individuati sono circa 6 mila docenti, cifra a cui si è giunti in base ai dati forniti dall’Inps (9 mila) e al calcolo del Miur (3.500), ponderato sulla base delle serie storiche fornite dallo stesso ministero dell’Istruzione sugli effettivi pensionamenti.

Il testo, licenziato dalla commissione Lavoro, introduce all’articolo 24 del Salva Italia una nuova eccezione per gli esodati, che riguarda i lavoratori della scuola che potranno (se la proposta sarà approvata da Camera e Senato) andare in pensione con le regole pre-riforma Fornero se maturano i requisiti “entro l’anno 2011/2012”.

La legge Fornero infatti, sostiene la proposta, non ha modificato l’articolo 59 della legge 449 del 1997 che dice che gli insegnanti e gli altri lavoratori della scuola maturano la pensione il primo di settembre di ogni anno, l’anno non è solare, come per gli altri, ma scolastico. 

La spesa prevista è 41 milioni di euro per quest’anno e 160 a partire dal prossimo, con copertura ottenuta aumentando le aliquote relative alla birra, ai prodotti alcolici intermedi e all’alcol etilico.

La commissione Bilancio potrebbe però suggerire una diversa copertura, per esempio la Tobin tax, allo studio come ‘copertura generale’ anche per altri provvedimenti.