Quel pasticcio delle graduatorie…

Gentile redazione
cosa ne dite nel vedere Vieste (Gargano), Amalfi (ex repubblica marinara) e Vernazza (Cinque terre) tra i comuni di montagna?
Mancano ad esempio Pinerolo (citta olimpica 2006) e Ivrea; sono sicuramente più montane dei comuni marittimi prima citati.
Se un docente domiciliato a Bardonecchia esercita in una scuola a 100 metri da casa avrà punteggio doppio; l’altro docente, magari di Torino, che va ad Ivrea (50 km) avrà il punteggio normale
da vecchio insegnante dico che non vi è limite all’imbecillità umana.

Michelangelo Ferragatta
Torino

Gentile Redazione,
dopo l’accoglimento degli emendamenti al DL 97/04 mentre era già iniziata la consegna delle domande di aggiornamento e inserimento delle graduatorie permanenti, ecco che spunta un nuovo modulo che va ad integrare e correggere quello diffuso quattro giorni prima per l’integrazione in relazione ai servizi valutabili al 50%. In aggiunta la nota che lo accompagna vanifica totalmente il contenuto dell’emendamento sulla valutazione al 50% del servizio in altre classi di concorso, nel momento in cui ritiene di specificare (in contraddizione col decreto medesimo) che il massimo dei 12 punti non va riferito solo all’anno scolastico ma a tutte le graduatorie.
Alterare con una nota lo spirito e il contenuto di un decreto legge rischia di mettere in dubbio la sovranità del Parlamento.
Al di là di una personale e pesante opinione credo dobbiate rimarcare non solo una mancanza di “rispetto” verso i docenti precari, ma anche verso il lavoro delle amministrazioni periferiche. I continui stravolgimenti dei punteggi di questi ultimi anni meritavano davvero questa “ciliegina sulla torta”: un modulo che ne correggesse un altro diffuso quattro giorni prima!
Distinti saluti.
Giuseppe Sau Zanichelli

 

Da TuttoscuolaFOCUS:

Incombe un’altra valanga sui punteggi di montagna

Si dice spesso “mons parturiens”, ma questa volta potrebbe non essere il classico topolino ad uscire dalla vicenda dei punti di montagna.
Mentre da tutta Italia vengono segnalate situazioni improprie di sedi incluse o mancate inclusioni nell’elenco che il ministero ha cercato in tutta fretta di predisporre per far fronte all’imprevista modifica parlamentare della tabella per le graduatorie permanenti, i precari si preparano ad impugnare la legge davanti al Tar del Lazio.
Il ricorso viene depositato il 17 giugno e dovrebbe fondare la sua motivazione principale su presunti vizi di illegittimità costituzionale relativi proprio al trattamento riservato in modo privilegiato e non giustificato nei confronti dei servizi di supplenza prestati in scuole che abbiano sedi al di sopra dei 600 metri.
Sarebbe incredibile che il provvedimento venisse bloccato proprio nello strumento voluto per aggirare il rischio di impugnative davanti al Tar.
Come si ricorderà, il disegno di legge sulle graduatorie permanenti (poi abbandonato per far posto al decreto legge) ha inteso dare forza di legge alla tabella dei punteggi, perché per diversi anni quella predisposta dal ministero era oggetto continuo di ricorsi e di blocchi.
Una tabella avente valore di legge non avrebbe potuto, infatti, essere impugnata davanti al Tribunale amministrativo.
Ma la voglia di strafare del Parlamento ha introdotto, con la tabella modificata, elementi di nuova possibile impugnativa. E non è detto che il Tar del Lazio non possa rilevare dubbi di legittimità costituzionale nella tabella e rimettere tutto alla Corte costituzionale con esiti imprevedibili (non immediati) per la legge e per le nomine.