Proposte sindacali di modifica del decreto legge sul ruolo dei precari

In vista della conversione del decreto legge n. 115/2005 sulle immissioni in ruolo dei precari, i sindacati confederali della scuola e lo Snals, da posizioni diverse, hanno presentato alle competenti commissioni parlamentari emendamenti al decreto, in buona misura tra di loro simili.
Rispetto ai 40 mila posti complessivi per docenti e Ata, tutti chiedono incrementi del contingente fissato. Lo Snals quantifica la richiesta con 50 mila posti per docenti (invece di 35 mila) e 20 mila per Ata (invece di 5 mila).
Considerati i tempi ristretti per le nomine in ruolo (31 luglio prossimo), i sindacati confederali chiedono, in deroga alle norme vigenti, che le assunzioni abbiano decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2005.
Cgil-Cisl e Uil chiedono il varo del piano di assunzioni che consenta gradualmente la totale copertura dei posti vacanti.
Lo Snals arricchisce la sua proposta emendativa chiedendo che, oltre ad un robusto piano biennale di assunzioni venga garantita l’integrale copertura del turnover per gli anni 2006/07 e 2007/08.
Ma non finisce qui.
Sempre lo Snals chiede la stabilizzazione del personale precario, mediante il mantenimento in servizio fino alla nomina in ruolo del personale che nell’anno 2005-06 "fruisca per tale anno scolastico di nomina a qualsiasi titolo a tempo determinato per orario completo".
L’istituto della non licenziabilità verrebbe esteso, secondo tale emendamento proposto, ad una serie di situazioni di precariato, purché l’anno prossimo comunque conseguano una nomina a tempo determinato per orario completo.
Dal 19 luglio i sindacati confederali attiveranno un presidio davanti al Senato per rinforzare le richieste di modifica in vista dell’inizio dell’esame del decreto legge.