Probabile testo ‘blindato’ per il dl precari

Maggioranza chiederà che gli emendamenti siano trasformati in ordini gel giorno

Prosegue l’iter di approvazione del decreto legge precari della scuola, con la “blindatura” del testo da parte della maggioranza. In commissione Istruzione, al Senato, infatti, Pdl e Lega puntano a evitare emendamenti e a chiederne la trasformazione in ordini del giorno: il testo sarà in aula solo a metà mese, poco prima della sua scadenza prevista per il prossimo 24 novembre, e non c’è tempo per una terza lettura alla Camera.

È questa la strada scelta dal relatore del dl, il senatore Francesco Bevilacqua (Pdl): “Domani ci sarà ancora discussione generale alla fine proporrò che gli emendamenti, che si possono presentare fino alle 12 del 4 novembre, siano trasformati in ordini del giorno. Nel frattempo, comunque, chiederò al ministro Gelmini di prendere un preciso impegno: gli ordini del giorno che passeranno dovranno essere inseriti in successivi provvedimenti. Il governo dovrà rispettarli“.

Con l’opposizione non dovrebbero esserci grossi problemi: l’impasse maggiore, quella rappresentata dal primo comma del dl che superava, di fatto, il valore delle graduatorie, è stata superata alla Camera con una nuova formulazione. Ma la richiesta da parte del governo è precisa: “Il testo va blindato, niente scivoloni“. Nessuna modifica in vista, dunque, ma solo ordini del giorno per impegnare il governo a successive azioni. Lo stesso relatore ne ha in mente uno: illustrando il testo ai commissari ha già auspicato che la validità dei suoi contenuti (corsia preferenziale per le supplenze per i precari rimasti senza contratto dopo i tagli, possibilità per questi docenti di avere contratti di lavoro con le Regioni di riferimento) sia “estesa anche all’anno scolastico 2010/2011, onde evitare che l’anno prossimo ci si ritrovi esattamente nelle stesse condizioni“.