Precari/2: solo il 10% in ruolo nel prossimo quinquennio

Per trovare posto stabile agli insegnanti precari occorre quindi che nei prossimi anni si liberino posti, tanti posti. A cominciare da quelli lasciati dai pensionati, perché posti di nuova istituzione difficilmente ce ne saranno. Anzi, a cominciare dalle leggi finanziarie, diversi posti sono stati tagliati e altri se ne andranno. Proviamo quindi a fare un po’ di calcoli per valutare le prospettive di sistemazione dei precari almeno per il prossimo quinquennio.
Cominciamo proprio dai pensionamenti, assumendo, come base di partenza, le previsioni di cessazione dal servizio elaborate dal Miur, che si sono dimostrate negli ultimi anni più che attendibili.
Nel prossimo quinquennio il ministero prevede che andranno in pensione per raggiunti limiti di età poco meno di 31 mila docenti. Considerato che questi rappresentano poco più di un terzo di tutti i pensionati, complessivamente dovrebbero cessare dal servizio per varie cause (dimissioni, decessi, passaggio ad altro impiego, etc.) circa 86 mila docenti.
Altri 29 mila circa se ne sono andati tra l’anno scorso e quest’anno. I posti vacanti per pensionamento, attuali e attesi per il prossimo quinquennio sono quindi in tutto 115 mila circa.
Ma le Finanziarie tagliano organici: 6 mila effettivi l’anno scorso, 8 mila previsti quest’anno e altri
19 mila nel prossimo biennio: 33 mila posti in meno, senza tener conto di quelli che le successive finanziarie potrebbero tagliere prima della fine del quinquennio e delle eventuali riduzioni di organico conseguenti all’attuazione della riforma.
Facendo un saldo tra i posti che si libereranno e quelli che verranno tagliati, i posti vacanti al termine del prossimo quinquennio non dovrebbero essere quindi complessivamente superiori a 82 mila. Solamente il 50% però verrà assegnato ai precari inclusi nella graduatoria permanente; il resto ai vincitori dei concorsi.
41 mila posti da qui al 2007: basteranno per sistemare solamente il 10% dei precari.