Piano triennale di immissioni in ruolo

Dopo il Consiglio dei Ministri di ieri mattina, nel corso del quale, nell’ambito dei provvedimenti finanziari per lo sviluppo sono state anche definite misure di intervento per il reclutamento del personale scolastico e per la regolamentazione delle graduatorie ad esaurimento, il Miur ha emesso un comunicato stampa chiarificatore che, a proposito di nomine in ruolo, precisa i termini di un piano triennale apposito così definito: un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA, su tutti i posti disponibili e vacanti in ciascun anno. Questo piano sarà annualmente verificato, ai fini di eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere necessarie. Nell’anno scolastico in corso i posti vacanti sono 67.000, di cui 30.000 insegnanti e 37.000 ATA. Per il prossimo anno scolastico 2011/2012 le immissioni in ruolo saranno determinate sulla base delle graduatorie vigenti.

Gli elementi contenuti nel comunicato sembrano abbastanza chiari: nomine in ruolo su tutti i posti che si renderanno vacanti nei prossimi anni (come da tempo chiedevano tutti i sindacati della scuola), a cominciare da quelli attualmente disponibili che, al netto delle riduzioni di organico già previste per il 2011-12, sono, secondo il comunicato del Miur, 30 mila di docenti e 37 mila di personale Ata, per complessivi 67 mila posti.

Il sindacato Gilda ha chiesto un incontro con i funzionari ministeriali, in quanto forse non convinto completamente dei numeri indicati e delle procedure che saranno adottate.

In effetti, secondo le stime dei numeri dei posti vacanti e disponibili rese note nei giorni scorsi da diverse fonti sindacali, dovrebbe essere minore l’attuale disponibilità di posti vacanti dei docenti e maggiore quella dei posti di personale Ata per un totale che, comunque, si avvicina alla fine a quello complessivo indicato (66.733 unità, di cui 28.400 per docenti e 38.333 per personale Ata).

Si attendono ora i provvedimenti conseguenti con determinazione esatta anche della distribuzione dei posti sul territorio nazionale.

Il comunicato stampa del Miur ha precisato anche che “per garantire la continuità didattica, a decorrere dal prossimo anno scolastico 2011/2012, è previsto che i nuovi docenti immessi in ruolo, destinatari cioè di nomina a tempo indeterminato, possano chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità, anziché dopo tre anni”.