Per un viaggio “sotterraneo” alla scoperta dell’archeologia mineraria e industriale si propongono tre mete collegabili tra loro. Si può cominciare dalla visita al Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore  nell’area mineraria del Monte Amiata, rinomata per i giacimenti di cinabro – il minerale da cui si ricava il mercurio – ove è anche possibile visitare a bordo di un trenino l’interno di una galleria in cui è stato ricostruito l’ambiente lavorativo dei minatori.

Una seconda tappa può essere quella alla Riserva Naturale del Pigelleto a Piancastagnaio dove alla metà dell’ ‘800 venne costruita la Miniera del Siele e intorno ai primi del secolo successivo si sviluppò un villaggio con tanto di scuole e chiesa. Oggi l’impianto è stato bonificato e parzialmente recuperato.

Raggiungendo Massa Marittima si possono visitare il Museo della Miniera e il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane. Il Museo, allestito da ex minatori si snoda attraverso una serie di gallerie che perforano per circa 700 m il travertino della collina sovrastante il centro storico della città (per altro di grande bellezza), già utilizzate come rifugi antiaerei durante i bombardamenti dell’ultima guerra. All’interno delle gallerie sono stati ricreati i diversi ambienti di lavoro.

Per informazioni, visitare il sito http://www.toscanaunderground.it.