
Pantaleo (Flc Cgil), no al gioco dell’oca

“Il sistema imposto dal Governo per le immissioni in ruolo è iniquo e farraginoso“. Lo afferma in una nota Domenico Pantaleo, segretario della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
“Siamo di fronte a una corsa a ostacoli che, oltre a non coprire tutti i posti in organico di cui la scuola ha bisogno, restringe di fatto il campo degli aventi diritto“, argomenta il sindacalista. “Il Mezzogiorno, ancora una volta, è il più penalizzato dalle scelte irresponsabili del Governo. Infatti, molti docenti dovranno trasferirsi al nord perché non si è voluto progettare un piano di interventi nelle aree del sud, soprattutto le più disagiate e a rischio, che puntasse a rafforzare la qualità e quantità dell’offerta formativa“.
“Come avevamo paventato“, prosegue Pantaleo, “si profila il rischio di una nuova migrazione da una regione all’altra di precari, i quali con gli stipendi che si ritrovano difficilmente potranno mantenere un livello di vita simile a quello della propria sede di residenza. È urgente che le istituzioni regionali facciano sentire la loro voce su questo gioco dell’oca sulla pelle delle persone. Per il personale Ata si prevedono ulteriori tagli di organici e mancate immissioni in ruolo e molte scuole faranno fatica a garantire il normale funzionamento”.
Insomma, conclude la nota, “La legge sulla brutta scuola mostra già le prime crepe e siamo solo all’inizio“.
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