Organico potenziato a regime l’anno prossimo

Secondo i piani iniziali della riforma delineata un anno fa con il documento sulla Buona Scuola pubblicato il 3 settembre 2014, l’organico funzionale, cioè l’organico potenziato (aggiuntivo) per sostenere le istituzioni scolastiche autonome nell’ampliamento e qualificazione dell’offerta formativa, doveva entrare in funzione da quest’anno scolastico che sta per iniziare.

Il ritardo di presentazione del ddl di riforma e di conclusione dell’iter parlamentare hanno tuttavia compromesso l’immediato raggiungimento dell’obiettivo.

Peraltro la stessa legge ha previsto due tempi di avvio dell’organico potenziato: un primo tempo per acquisire le risorse umane (a.s. 2015-16) e un tempo successivo (a.s. 2016-17) per utilizzarle secondo i piani triennali definiti preventivamente dalle istituzioni scolastiche.

Insomma, in attesa di un impiego mirato e funzionale dei docenti dell’organico potenziato, per quest’anno ogni istituzione scolastica dovrebbe accontentarsi di avvalersi di sei-sette docenti assegnati secondo punteggio in una logica meramente quantitativa del ‘chi capita capita’.

Una quota di docenti proporzionata alla dimensione dell’istituzione.

Non sarà proprio così: bisognerà aspettare l’anno prossimo per disporre dell’organico potenziato.

Nonostante le rassicurazioni del Miur (che dovrà fare i conti, come al solito, con il ministero dell’economia), uno strano dispositivo contenuto nella legge non consentirà (solo per quest’anno) di coprire i posti dell’organico potenziato vacanti (potrebbero essere fino a 10 mila) con supplenti annuali. Il Miur intende nominarvi supplenti fino al 30 giugno, ma, in assenza di una disposizione ad hoc, potrebbe incappare nell’altolà del Mef. Auguri.

Le istituzioni scolastiche potrebbero ricevere mediamente almeno un docente in meno.

Ma c’è un altro rischio che incombe soprattutto sulle scuole del Nord meno gettonate dalle domande dei docenti delle GAE. Il diritto di migliaia di supplenti di rimanere sulla sede assegnata (quasi sempre nella provincia di residenza), anche se nominati in ruolo come prevede la legge, svuoterà di fatto per molte di queste scuole l’organico potenziato assegnato.

Potrebbe capitare, caso limite, che una scuola venga dotata di un organico potenziato di cinque-sei docenti, ma che per quest’anno non ne abbia nessuno perché tutti in servizio altrove.

Non li aveva prima… non li avrà adesso. Dovrà pazientare un anno. Il cielo può attendere.