
Nuova contestazione per Giannini
Dopo una lunga contestazione è stato annullato anche il dibattito in programma alla festa dell’Unità di Ferrara con il ministro dell’istruzione Stefania Giannini. Nonostante i ripetuti appelli al dialogo, un centinaio di manifestanti, insegnanti e sindacalisti, non hanno interrotto la loro rumorosa protesta e il ministro ha dovuto rinunciare. Gli organizzatori hanno infatti deciso di sospendere l’iniziativa inducendo il ministro Giannini a dare forfait e lasciare il luogo dell’incontro, in cui si doveva dibattere di scuola.
La contestazione aspra e tesa al grido di «Vergogna», dimissioni e altro ha raggiunto poco dopo le 22 il culmine con la decisione di sospendere tutto. «E non finirà qui – spiega Monica Fontanelli, insegnante dei ‘Partigiani per la scuola’ – Saremo presenti a tutte le feste dell’Unità per sbugiardarli perché questo governo mente regolarmente, è il governo dei falsi annunci. Smascheriamo le loro bugie».
In aprile un precedente simile si verificò quando alla Giannini fu impedito di prendere la parola alla festa che il Pd aveva organizzato per celebrare i 70 anni della Liberazione a seguito di una «pentolada» rumorosa fatta dai Cobas della scuola, cui risposero molti studenti, precari e anche qualche esponente della Cgil, in tutto alcune decine di persone
“Non è stato possibile neppure cominciare l’incontro sul tema della scuola. Credo che le immagini si commentino da sole“, è stato il laconico commento del ministro dell’Istruzione.
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