Non si può ridurre l’orario nelle classi intermedie dei tecnici e dei professionali

Ordinanza del Consiglio di Stato che conferma la sospensiva del Tar su ricorso dello Snals

Con Ordinanza n. 4413, depositata il 29 settembre 2010, il Consiglio di Stato non ha accolto la richiesta del Miur di annullamento della sospensiva con la quale il TAr Lazio, su ricorso dello Snals, aveva ritenuto illegittima la riduzione degli orari di lezione delle classi intermedie nei nuovi istituti tecnici e professionali.

Il Consiglio di Stato si è pronunciato in questi termini: Considerato che l’appello cautelare non appare assistito da fumus boni iuris, tenuto conto anche del fatto che alla luce del sopravvenuto parere emesso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione l’Amministrazione scolastica non potrebbe esimersi dal rideterminarsi sulla definizione dell’orario complessivo annuale delle lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e delle seconde e terze classi degli istituti professionali.

Il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha espresso soddisfazione per la pronuncia del Consiglio di Stato, “soprattutto per l’equilibrio dimostrato dai giudici di Palazzo Spada che hanno coniugato la necessità di mantenere nell’alveo della legittimità l’azione amministrativa con gli interessi di tutti i componenti della scuola a salvaguardia della qualità dell’offerta formativa“.

Si apre ora un nuovo scenario dalle prospettive incerte, per quanto riguarda gli orari delle lezioni per le classi intermedie degli istituti tecnici e professionali.