Noi sissini, insegnanti precari

La formazione dei docenti, è, o dovrebbe essere, un argomento dibattuto a livello mass mediale, se si parte dal presupposto che la scuola sia, continui ad essere o diventi, il luogo privilegiato di formazione delle società. Eppure nessun telegiornale in questi giorni ha accennato alla questione, tanto dibattuta nelle sedi universitarie, politiche e sindacali del reclutamento dei docenti per l’insegnamento secondario. La diatriba è chiara, quello che è stato definito “l’esercito dei precari” si oppone all’attribuzione di trenta punti agli abilitati delle Scuole di Specializzazione per l’insegnamento Secondario. Chi sono i precari e perché i “sissini” dovrebbero comprometterli? Pare che non sia nemmeno tanto chiaro, a livello informativo, cosa siano effettivamente le SSIS. Soprattutto non è chiara la loro nascita. Nel credo comune una schiera di neo laureati, per la verità nemmeno tanto neo, avrebbe deciso di sostenere un esame di ammissione pur di sottoporsi a lunghe attraversate regionali per frequentare altri corsi e sostenere altri esami, per altri due anni, pagando rate anche più salate di quelle universitarie, rinunciando a supplenze o altri lavori (e quindi a una contribuzione) per andare a rompere le uova delle graduatorie permanenti. In realtà le SSIS nascono da un lungo iter parlamentare. Il punteggio aggiuntivo, tanto aborrito, è passato attraverso tre ministeri e tre ministri completamente diversi tra loro, anche per il colore politico: Berlinguer (che pensava a 36 punti), De Mauro (che ha deciso che fossero 30) e Moratti (che li ha confermati). In questa cornice non si capisce perché i docenti che hanno conseguito la specializzazione SSIS vengano indicati da alcune testate giornalistiche negli articoli di questi giorni come “i corsisti” da contrapporre agli “insegnanti precari”. Insegnanti sono gli uni e gli altri, precari sono gli uni e gli altri, chi da più anni chi da meno, però chi ha conseguito l’abilitazione SSIS possiede un titolo in più, la specializzazione all’insegnamento. Titolo che garantisce l’acquisizione di competenze in campo didattico e pedagogico, di basilare importanza per la professione docente. E stupisce che sia soprattutto il mondo sindacale a non aver colto la novità delle SSIS, sorge il dubbio che tale posizione derivi semplicemente dal fatto che con l’istituzione di scuole che insegnano ad insegnare il business dei corsi di formazione è passato dalle mani sindacali a quelle universitarie. Ma la SSIS non è un corso abilitante sic et simpliciter, ma una scuola di specializzazione biennale, non si limita ad abilitare ma specializza all’insegnamento; è una scuola di formazione qualitativa, in adeguamento a quella parte di Europa più avanzata dove si accede ai vari settori lavorativi attraverso scuole di formazione specialistiche e specializzanti. È proprio questo, e tutti gli oneri che comporta, a giustificare il punteggio aggiuntivo. La formazione iniziale è di fondamentale importanza per la qualità generale della scuola italiana e per la valorizzazione della professione docente, sia dal punto di vista delle competenze e della professionalità che da quello socio-economico, e potrebbe (dovrebbe) essere il trampolino di lancio per una valida formazione permanente. Ma come sempre in Italia, tutto questo ha portato a disinformazione e strumentalizzazioni con il risultato di una gran confusione e, peggio, dell’alimentazione di una guerra tra “poveri”. Da qui i ricorsi al T.A.R., accolto dal Lazio, dei precari contro i “ssisini”, che dal canto loro lamentano, pur non avendo avviato i ricorsi, l’incongruenza statale legata alla “concessione” di abilitazioni attraverso i corsi riservati dell’anno 2000 e attraverso il concorso ordinario del 1998 di un gran numero di docenti, chiaramente saliti in graduatoria, anche grazie alla cumulabilità del servizio, sebbene le S.S.I.S., allora, fossero già un istituzione dello Stato Italiano in grado di formare e reclutare i docenti che assumeranno ruoli educativi, sociali, istituzionali nella società civile.

Elenco firmatari della lettera, Specializzandi SISS – Modena:

1) Laura Moretti
2) Monica Quintavalle
3) Grazia Avossani
4) Simona Cicatiello
5) Massimo Magnani
6) Francesca Marzani
7) Monia Mussini
8) Bertacchini Laura
9) Maria Silvia Gatti
10) Paolo Giovannini
11) Francesca Spagnolo
12) Cesare Tana
13) Francesca Violi
14) Laura Gavioliù
15) Chiara Collini
16) Fiorenza Ferrari
17) Borghi Giovanni
18) Chiara Papotti
19) Marcello Franzinelli
20) Daniela Catellani
21) Zecchi Patrizia
22) Pressi Claudia
23) Chiara Lugli
24) Mazzamurro
25) Tuffoli Simona
26) Virna Venturoli
27) Michele Soverini
28) Faggioli Pinotti Donata
29) Giulia Scarabelli
30) Virna Venturoli
31) Francesca Marzani
32) Bazzi, Bernardo
33) Gibellini, Cristina
34) Ascari Paola
35) Debbia, Laura
36) Manzini, Chiara
37) Motta Pasquale
38) Sala Alessandra
39) Maddalena Pellegrini
40) Silvia Coletta
41) Marcella Venturelli
42) Anna Mazzacani
43) Antonino Toscano
44) Lucia Graziani
45) Castellani Enrica
46) Monica Grementieri
47) Elena Ausili
48) Federica Vecchiè
49) Chiara Colavit
50) Giorgia Gualdi
51) Alessandro Rabitti
52) Simona Sinceri
53) Paola Delsordo
54) Maria Costantino
55) Tiziano Busati
56) Raffaella Balestri
57) Annamaria Bacci
58) Stefano Talami
59) Roberta Serravall
60) Francesca Zani
61) Macchelli, Francesca
62) Bellotti, Lucia
63) Agnini, Anna Maria
64) Fiore, Antonella
65) Bergamini, Elena
66) Ghidoni, Chiara
67) Pellati, Ilaria
68) Severi, Roberta
69) Menozzi Elisa
70) Roveda Ornella
71) Chiara Rossi
72) Carola Turi
73) Annalisa Simone
74) Monica Marsigli
75) Cristina Cattani
76) Rosaria Bardelli
77) Paola Ruini
78) Benedetta Barboni
79) Francesca Tavella
80) Fiammetta Tiberi
81) Elena Salini

 

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA

Le scuole di specializzazione per l’insegnamento sono scuole:

o per laureati, statali, universitarie e con costo annuo paragonabile ai corsi di laurea (sono aperte pure a coloro che sono già abilitati tramite concorso ordinario o corso riservato)
· con una struttura piuttosto severa:
o numero chiuso con esame (scritto ed orale) d’ingresso basato sui programmi del concorso ordinario
o 1200 ore di frequenza obbligatoria, generalmente 25 ore a settimana
o esami in itinere, molti, che confluiscono in 12 valutazioni ufficiali nei 2 anni
o esami universitari per compensare eventuali carenze disciplinari (sempre in riferimento ai programmi del concorso ordinario)
o esame finale abilitante all’insegnamento e con valore concorsuale
o esame finale composto da tesina, scritto, orale e…anche bocciatura (per nulla rara)
· con materie di studio nei seguenti ambiti:
o didattica generale
o didattiche disciplinari
o psico-pedagogia
o sociologia e legislazione scolastica
o progettazione curricolare
· il cui valore formativo è elevato da:
o laboratori sulle materie di studio
o tirocinio diretto nelle scuole italiane, prima osservativo e poi attivo, cioè vere e proprie esperienze di insegnamento (300 ore nei due anni)
· frequentate da “anzianotti” la cui età media è attorno ai 30 anni, spesso già precari, o che comunque lo sono diventati durante i due anni di frequenza.

PUNTEGGIO AGGIUNTIVO NELLE GRADUATORIE PERMANENTI

Il punteggio aggiuntivo (30 punti) nelle graduatorie permanenti cui hanno diritto coloro che si abilitano tramite ssis non è una cosa illegale, un regalo ad una categoria privilegiata, un’idea del governo Moratti, una novità introdotta dal recente decreto che ha riaperto le graduatorie permanenti.
Il punteggio aggiuntivo (30 punti) nelle graduatorie permanenti cui hanno diritto coloro che si abilitano tramite ssis è invece:
· stabilito per la prima volta dal Decreto Ministeriale n. 460 del 24 novembre 1998 che istituisce le ssis e che testualmente parla di un “punteggio aggiuntivo rispetto a quello spettante per l’abilitazione conseguita secondo le norme previgenti alla istituzione delle Scuole di specializzazione all’insegnamento secondario e più elevato rispetto a quello attribuito per la frequenza ad altre scuole e corsi di specializzazione e perfezionamento universitari”
· confermato da una norma di valore superiore, la Legge 306 del 27/10/2000, che sanciva il valore concorsuale dell’esame finale ssis e stabiliva che un Decreto Interministeriale avrebbe dovuto determinarne il valore del punteggio aggiuntivo
· fissato definitivamente in 30 punti dal Decreto Interministeriale n. 268 del 4 giugno 2001

LE ABILITAZIONI A CONFRONTO

Le abilitazioni conseguite tramite concorso o corso riservato o tramite ssis sono assolutamente di pari livello e dignità. Il punteggio aggiuntivo cui hanno diritto gli abilitati ssis è motivato dal titolo di specializzazione post-laurea che la ssis rilascia, specializzazione all’insegnamento, un titolo che certifica due anni di qualificata preparazione teorica e pratica in un ambiente frutto di una stretta collaborazione tra il mondo universitario e quello della scuola secondaria.

L’abilitazione tramite concorso ordinario:
· è di norma garanzia di un’ottima preparazione disciplinare
· non garantisce di per sé alcuna competenza in campo didattico-pedagogico

L’abilitazione tramite corso riservato:
· è un atto dovuto da parte dell’amministrazione a chi per anni ha lavorato per essa
· è di per sé una garanzia di grande esperienza nell’insegnamento
· non garantisce un percorso formativo di alto livello in campo didattico-pedagogico

L’abilitazione tramite scuola di specializzazione all’insegnamento (ssis):
· è di norma garanzia di un’ottima preparazione disciplinare
· è di norma garanzia di competenza in campo didattico-pedagogico
· garantisce con il tirocinio una significativa esperienza nell’insegnamento

LA “GUERRA TRA POVERI”

Per poter valutare senza pregiudizi i “pesi” attribuiti dall’amministrazione alle diverse abilitazioni occorre inquadrare l’intero campo normativo del sistema di reclutamento dei docenti, in particolare occorre considerare che:
1. le assunzioni vengono fatte per il 50% dalle graduatorie permanenti e per il 50% dalle graduatorie di merito del concorso ordinario; dunque gli abilitati tramite ordinario partecipano a due graduatorie, di cui una a loro riservata
2. le abilitazioni tramite riservato, se non sono seconde o terze abilitazioni, garantiscono di per sé un minimo di 24 punti, attribuiti grazie al servizio, che nei casi di “vecchio precariato” diventano 50 o 100 ed anche più
3. il punteggio aggiuntivo attribuito agli abilitati SSIS (30 punti) vengono viene acquisito con due anni e mezzo di servizio per cui i precari storici, coloro che insegnano da 3, 4, 5 o magari più anni nella classe di concorso in cui sono abilitati, non potranno mai essere scavalcati da abilitati SSIS privi di servizio
4. a parità di altre condizioni, un abilitato ssis in graduatoria permanente sarà collocato:
· in posizione più favorevole di un abilitato del concorso ordinario, ma quest’ultimo avrà, come detto, dalla sua la graduatoria di merito del concorso
· in posizione meno favorevole di tutti gli abilitati dei corsi riservati che hanno un’esperienza d’insegnamento, nella specifica classe di concorso, superiore di almeno due anni e mezzo, cosa assolutamente sicura nei casi di “vecchio precariato”; 30 punti infatti vengono acquisiti con due anni e mezzo di servizio.
· in posizione più favorevole degli abilitati dei corsi riservati che non abbiano (o abbiano relativamente poca) esperienza di insegnamento nella classe di concorso per cui sono iscritti in graduatoria, ma questi sono generalmente casi di insegnanti già in servizio in altra classe di concorso.