Nessuna notizia del decreto legge sullo sviluppo

Ancora una volta è andata delusa l’attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge sullo sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri più di una settimana fa.

Il tempo trascorso da quel momento è eccessivo per un decreto legge, tanto da alimentare in modo sempre più insistente le voci di qualche riserva da parte del Capo dello Stato che ne deve approvare il varo.

Il decreto legge, all’articolo 9, contiene anche alcune disposizioni relative alla scuola e, in particolare, alle assunzioni e ad alcune modifiche delle graduatorie ad esaurimento (triennalità di aggiornamento), nonché alla restrizione dei benefici economici di carriera per i docenti non di ruolo attivati nei mesi scorsi da alcuni giudici del lavoro che avevano invocato, nell’occasione, una diretiva europea.

Per presunti dubbi di legittimità costituzionale nei giorni scorsi il presidente dell’Anief aveva chiesto espressamente al Presidente Napolitano di esaminare le proposte sulla scuola.

C’è da dire che la corposa articolazione del testo approvato il 5 maggio scorso dal Consiglio dei Ministri ha tutte le carattristiche di una normale proposta di legge, pur contenendo alcuni elementi di urgenza. Potrebbe essere questa una possibile ragione del lungo tempo d’esame da parte del Capo dello Stato, ammesso che il ritardo dipenda dal Colle?