Nell’ultimo quadriennio meno docenti in pensione

Negli ultimi otto anni sono andati in pensione circa 160 mila insegnanti di scuola statale, dei quali però il 45% nell’ultimo quadriennio (dall’anno scolastico 2001-02 all’anno scolastico 2004-05) e il restante 55% nel precedente (dall’anno scolastico 1997-98 all’anno scolastico 2000-01).
In buona misura questa minor propensione al pensionamento (16.500 unità in meno negli ultimi 4 anni) è dovuta anche al graduale innalzamento dei requisiti per conseguire il pensionamento per dimissioni dal servizio che attualmente richiede almeno 35 anni di contribuzione e 57 anni di età.
In effetti si può rilevare come sia diminuita la quota media dei pensionamenti per dimissioni (dal 73,6% del quadriennio 98-01 al 62,5% dell’ultimo quadriennio.
Per contro è aumentata la quota dei pensionamenti per raggiunti limiti di età (5,5 punti in percentuale in più), ma è anche aumentata l’uscita per altre cause (5,6 punti percentuale in più).
Per quanto riguarda i singoli settori scolastici, spicca tra i docenti delle scuole dell’infanzia il considerevole aumento dei pensionamenti per raggiunti limiti di età (dal 26,4% del 98-01 al 31,5% dell’ultimo quadriennio).
Nella scuola secondaria di II grado è aumentata sensibilmente la quota dei docenti che hanno lasciato il servizio per cause diverse (salute, decadenza, ecc.): dal 16,6% al 25,2%.
Nella ex-scuola media spicca, più che altrove, nonostante una sua flessione tra i due quadrienni, l’alta quota di dimissioni: media del 68,5% nel quadriennio 99-01 e 78,9% nell’ultimo quadriennio).
La previsione per il prossimo quinquennio è per una media annua di pensionamenti tra le 20 e le 22 mila unità: 100-110 mila uscite dai ruoli che saranno compensate in buona misura dagli ingressi in ruolo di docenti attualmente in servizio come precari.