Tuttoscuola: Non solo statale

Meno privatisti alla maturità 2005

4 mila candidati esterni meno dell’anno scorso. Sembra che l’effetto lotta al diplomificio messa in atto dal Miur e, soprattutto, dalla Magistratura l’anno scorso abbia scoraggiato molte persone che avevano pensato a soluzioni facili per arrivare al diploma.
Sotto accusa l’anno scorso erano stati alcuni istituti paritari, soprattutto laici, che la magistratura aveva scoperto, in qualche caso, con le mani nel sacco.

L’anno scorso negli istituti parificati quasi un candidato su tre era privatista, mentre negli statali il rapporto era stato di uno ogni venti. Quest’anno vi è un privatista ogni cinque candidati degli istituti privati.

E proprio gli istituti paritari, che l’anno scorso avevano portato all’esame di Stato più di 19 mila candidati privatisti (quasi tutti esaminati dalle commissioni degli istituti paritari, composte da docenti interni), hanno registrato quest’anno una flessione di quasi 9 mila unità di candidati privatisti (meno 45,25%).

Negli istituti statali i privatisti sono una realtà quasi fisiologica che si attesta su valori oscillanti tra il 7 e l’8% dei candidati che vanno all’esame di Stato.

Negli istituti paritari, fino a che le commissioni d’esame erano composte prevalentemente da professori esterni, i privatisti non avevano molte speranze: nel 1999 erano stati 217, nel 2000 erano stati 198 e l’anno dopo 348, con percentuali che non avevano mai raggiunto l’1% del complessivo numero di candidati dei paritari.

L’arrivo delle commissioni tutte interne aveva radicalmente cambiato le prospettive dei privatisti con un boom di iscrizioni per la speranza del diploma facile, tanto che i 217 privatisti degli istituti paritari del 1999 (0,41% dei candidati delle paritarie) l’anno scorso erano aumentati di 18.823 unità (80 volte il valore di sei anni prima).

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