Manifestazione dei precari: presenze e striscioni

E’ in corso da questa mattina a Roma davanti alla Camera dei Deputati la protesta lanciata dai coordinamenti di insegnanti precari contro i tagli su personale docente e Ata (Ausiliari, tecnici, amministrativi), e contro il il disegno di legge Aprea sulla scuola.

Questa manifestazione rappresenta il ritorno in piazza della protesta sui temi della scuola e dell’istruzione dai partecipati cortei dell’autunno scorso, e vede il – forse poco prevedibile fino a qualche settimana fa – incontro di forze sindacali e politiche che avevano scelto percorsi e strategie differenti.

Ad alternarsi con brevi comizi e interventi, si sono visti infatti il segretario del Pd Dario Franceschini, il senatore Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, con i parlamentari Stefano Pedica e Pierfelice Zazzera, Vincenzo Vita (Pd), Paolo Cento e Franco Giordano (Sinistra e libertà), Piergiorgio Bergonzi (Comunisti italiani), Paolo Ferrero (Prc) e Gennaro Migliore (Sl)

Tra le forze sindacali, accanto alla bandiera color fucsia del coordinamento precari scuola (che ha realizzato, per l’occasione, una maglietta con la spiegazione ironica del significato della parola precari: Professionisti Radiati Esasperati Cancellati Annullati Raggirati Ignorati), è presente una folta manifestazione della Flc-Cgil, oltre a rappresentanti dei Cobas, Gilda, Cisl Scuola, Usi, Cip, associazioni (coordinamento Precari della scuola, coordinamento Genitori democratici, coordinamento ‘Non rubateci il futuro’).

Come al solito caratterizzati da vivacità gli striscioni e cartelli che i precari della scuola hanno portato davanti al Parlamento: “Sfiniti dalla precarietà”, “Aprea, mors tua vita mea”, “La curia assume docenti: che se li paghi…”, “Saremo disoccupati”, “Fuori tutto, si svende la scuola pubblica”.

La protesta cade nello stesso giorno della discussione alla Camera di differenti mozioni presentate dalla maggioranza e dalle opposizioni.