Ma l’Anief non demorde

Dopo la sentenza n. 9746/2011 con cui il Tar Lazio ha riconosciuto finalmente la propria incompetenza a decidere sulle graduatorie ad esaurimento, cambia lo scenario delle nomine 2011-12 ancora pendenti per le quali il Miur in via prudenziale aveva accantonato circa 1.500 posti.

E l’Anief che, dopo l’iniziale indiscusso successo delle sue iniziative giudiziarie a favore degli inserimenti a pettine, aveva visto ridimensionati gli esiti dei contenziosi favorevoli, corre ora ai ripari per sfruttare la nuova sentenza del Tar che affida definitivamente ai tribunali civili il disbrigo giudiziario delle pendenze.

A dire il vero l’Anief si era già cautelata in attesa di quella sentenza del Tar arrivata dopo mesi di silenzio, e aveva convinto molti docenti che a suo tempo avevano presentato con successo il ricorso al Tar Lazio (con ricorsi 4340/09, 4341/09, 4342/09, 5065/09, 5067/09, 5068/09 5069/09, 5070/09, 5071/09, 5072/09, 5073/09, 5074/09, 5075/09) a riassumere il ricorso pendente al Tar Lazio presso il Giudice del lavoro.

Centinaia di docenti sono, quindi, pronti ai blocchi di partenza e, grazie a questa recentissima sentenza del Tar, si preparano, ancora una volta sostenuti dall’Anief, a chiedere entro 30 giorni al giudice del lavoro del proprio territorio la conferma dei provvedimenti cautelari fin qui ottenuti (ordinanze cautelari e/o commissariali, inserimenti a pettine), l’inserimento o la conferma dell’inserimento a pettine, l’assegnazione o la conferma di uno dei 1.500 posti accantonati.

L’Anief, in caso di esito positivo della vertenza, prevede anche una coda di interessi legali da richiedere.

Tra un mese, comunque vadano a finire questi ultimi colpi di coda, vi saranno 1.500 nuove nomine di docenti precari e si chiuderà definitivamente la questione del “pettine”. Forse.