Tuttoscuola: Turismo scolastico

Le scuole emiliane si danno il compito di aggiornare Wikipedia

Le scuole "adotteranno" un certo numero di parole riguardanti la propria regione

Da oggi sarà compito anche delle scuole della regione “adottare” ed aggiornare, su Wikipedia, le voci riguardanti l’Emilia-Romagna. Il progetto “Adotta una parola”, nato un anno fa per iniziativa di Apt e Wikimedia Italia, si estende al mondo della scuola grazie ad un accordo siglato con l’Ufficio scolastico regionale (Usr).

Oltre 40 istituti superiori sparsi nelle nove province emiliano-romagnole, dunque, si aggiungono ai singoli cittadini, turisti, Comuni e Pro loco già coinvolti nel progetto: ad oggi sono 295 le parole adottate, 98 quelle “cresciute” e 155 i genitori virtuali impegnati a migliorare voci relative a monumenti, storia, mete turistiche e personaggi celebri della regione.

Il progetto “compie un anno e già va a scuola“, commenta Andrea Babbi, amministratore delegato di Apt, sottolineando come oggi “il web è il luogo più importante dove chi vuole fare promozione turistica deve essere“. Mentre la scuola, aggiunge il vicedirettore dell’Usr, Stefano Versari, “deve imparare a conoscere i nuovi strumenti per realizzare, in maniera innovativa, un compito che non cambia, quello educativo e formativo“.

La scuola, inoltre, “non dev’essere chiusa come un fortino ma assolutamente aperta al territorio – aggiunge Versari – e al capitale economico e sociale che i soggetti pubblici e privati mettono a disposizione“. Anche Wikipedia, da questo punto di vista, rappresenta un’opportunità: “Se non viene utilizzata per copiare come se fosse la verità rivelata, cosa sbagliatissima – sottolinea Versari – ma come uno strumento da perfezionare con il proprio apporto va benissimo, è il metodo scolare“.

In Emilia-Romagna, la prima parola adottata alla nascita dell’iniziativa fu “Lambrusco”. Poi si spazia dall’aceto balsamico di Modena a Cesare Cremonini, passando per la strage alla stazione di Bologna, la “notte rosa” della riviera e la Ducati. Tra i “genitori” anche comunità degli italiani in Argentina (che ha adottato la Rocca di San Leo) e i “Velisti per caso” (naturalmente impegnati sulla voce “mar Adriatico”).

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