Le priorità della Germania: educazione, ricerca, docenti, formazione professionale

Il corretto intreccio tra educazione, ricerca, docenti, formazione professionale sembra l’obiettivo prioritario in Germania nell’orizzonte della politica. La “Repubblica educativa tedesca” è l’ambiziosa intestazione del capitolo del contratto programmatico siglato tra CDU, CSU e FDP, a testimonianza dell’importanza attribuita all’educazione dalla nuova coalizione governativa di centro-liberale. Come se questo non bastasse, per la prima volta nella storia della Repubblica Federale, la parola educazione è inserita nel titolo di un programma di una coalizione di governo, incastonata tra crescita e solidarietà.

La decisione nasce dalla consapevolezza che i mutamenti che investono la società l’economia ed il lavoro impongono uno sforzo di riadeguamento di tutti i canali preposti alla formazione e in primo luogo delle scuole.

La scuola tedesca, al pari di quella italiana, non brilla nelle classifiche internazionali e da anni soffre di una profonda crisi di fiducia. Le responsabilità vengono rimpallate tra il livello federale e quello regionale, quest’ultimo titolare effettivo della competenza in materia di educazione. La coalizione centro-liberale parte dal presupposto che l’educazione è condizione indispensabile per la libertà interiore ed esteriore delle persone e che, assieme alla ricerca, è il fondamento del progresso scientifico e sociale.