
Le due strade del campus/1
C’erano due strade per costruire il campus a parità di vincoli giuridici (norme generali e lep, ossia livelli essenziali delle prestazioni) ed economici (cioè di costi) stabiliti dal centro.
La prima era quella basata sul principio di sussidiarietà, come promesso dalla Costituzione e dalla legge n. 53/03. Ogni istituzione scolastica, sulla base della propria storia, delle esigenze del territorio e del proprio grado di innovatività organizzativa e didattica, proponeva agli enti locali e alla regione un’ipotesi di offerta formativa che essi avrebbero poi dovuto confermare o assumersi la responsabilità di correggere o respingere, sempre in un dialogo con il territorio.
Niente di scandaloso che, in questo contesto, si potesse anche offrire, per esempio, nella stessa istituzione scolastica, un percorso di liceo linguistico, un percorso liceale per le scienze umane e, insieme, tutta la ricca galassia di titoli da tre a nove anni di percorsi di istruzione e formazione professionale di natura socio-educativo-assistenziale.
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