Tuttoscuola: Non solo statale

Le comunali con parità, lato sconosciuto del sistema per l’infanzia

Le vicende milanesi delle scuole comunali per l’infanzia, che il ministro Fioroni ha messo sotto accusa per non essersi conformate agli ordinamenti scolastici, hanno fatto venire alla luce una situazione poco conosciuta di scuole che oltre ad essere pubbliche sono anche paritarie, come se la parità fosse un’esclusiva delle scuole private, religiose in testa.
Le scuole dell’infanzia comunali paritarie sono quasi il 16% del totale, una ogni sette. Ma si tratta di una situazione notevolmente differenziata sul territorio. La stessa Lombardia che a Milano ha un notevole numero di comunali paritarie, nel resto della regione (che con 1.754 scuole dell’infanzia ha complessivamente il numero più elevato di paritarie del settore) preferisce scuole a gestione privata, tanto che le comunali nel complesso sono poco più del 9%.
È il Lazio, con oltre il 40% su tutte le paritarie per l’infanzia, a raggiungere la percentuale più elevata di scuole comunali.
In Emilia Romagna le paritarie comunali sono un terzo di tutte le scuole paritarie per l’infanzia.
Al Sud e nelle Isole le comunali paritarie sono poco diffuse (7,5-9% del totale).
Se si considera l’intero sistema integrato di scuola per l’infanzia, statali e paritarie, queste ultime mediamente sono quattro su dieci, con notevoli differenze territoriali che sono il segno di ragioni politiche, culturali e sociali consolidatesi nel tempo.
Il sud ha prevalentemente scuole per l’infanzia statali (67-69%). Anche le regioni del Centro Italia hanno una prevalenza di scuole statali: due su tre.
Al Nord invece le statali raggiungono a malapena il 50% (il 41% nel Nord Est).
Nel Veneto le statali sono circa il 32%; insieme alla comunali paritarie non raggiungono il 37%.
In Lombardia statali e comunali si fermano al 47%.
Il settore della scuola dell’infanzia si dimostra per molti aspetti il settore scolastico più complesso e problematico.

Forgot Password