La valanga dei punti di montagna

Stravolgimento ingiustificato. Potrebbe essere questa la sintesi dell’incredibile operazione di modifica delle tabelle per le graduatorie permanenti da parte del Parlamento che ha regalato un non richiesto raddoppio di punteggio di dubbia legittimità costituzionale.

Di ora in ora appare sempre più evidente l’assurdità della norma introdotta. In un documentato servizio della Tecnica della scuola, Vito Cardella elenca tutte le incongruenze della nuova disposizione (riferimento a norme abrogate, mutato concetto di scuola di montagna, effetti dell’estensione del concetto di scuola di montagna a tutti gli ordini di scuola, invasione di competenze delle regioni, ecc.), decisa in sede di conversione del decreto legge 97/2004.

Alle incongruenze di tale “regalia” che come valanga stravolgerà le graduatorie permanenti per gli iscritti di terza fascia, si aggiunge il tempo ridottissimo per la presentazione delle domande, previsto dalla legge medesima che ha fissato inderogabilmente al 14 giugno prossimo la scadenza per richiedere l’integrazione dei punteggi (per montagna e per altro). Contro questo termine troppo ristretto, Enrico Panini della Cgil-scuola chiede al ministro un intervento d’urgenza per modificare la scadenza.

Una modifica del termine non potrebbe che avvenire con nuovo decreto legge che dovrebbe essere approvato solamente nel Consiglio dei ministri di domani. Improbabile. Ma se fosse così, varrebbe la pena di sfruttare l’occasione per cassare anche il raddoppio del servizio di montagna.