La nuova scossa accelera la fine dell’anno scolastico in Emilia

La nuova scossa tellurica di 5.1 magnitudo, registrata ieri sera nel territorio già colpito dal sisma nei giorni scorsi, con epicentro a Novi nella bassa modenese, avrà ulteriori effetti negativi anche sull’anno scolastico, oltre che, naturalmente sullo stato degli edifici e sulle condizioni delle migliaia di persone sfollate.

Prima ancora di quest’ultima scossa risultavano inagibili o parzialmente inagibili circa 200 edifici scolastici, con compromissione delle lezioni. Ma in molti casi le attività didattiche procedevano irregolarmente con molti studenti non presenti.

In queste ore nella bassa modenese, reggiana e mantovana sono in corso nuove verifiche per controllare lo stato degli edifici scolastici, ma, ad ogni buon conto, diversi sindaci hanno ordinato la sospensione delle lezioni, come ha fatto, tra gli altri, il sindaco di Sassuolo.

Il Miur aveva già disposto nei giorni scorsi nei confronti delle scuole situate nei luoghi del sisma la validità dell’anno scolastico anche se le lezioni non raggiungeranno complessivamente il numero di 200 giorni di lezione come previsto dalla legge.

Per quanto riguarda invece la validità dell’anno scolastico per gli studenti delle scuole secondarie di I e di II grado, per i quali è richiesto dalle norme la presenza a scuola per almeno tre quarti delle ore annue di lezione, i dirigenti scolastici delle zone terremotate procederanno certamente alla franchigia totale di questi giorni conclusivi dell’anno scolastico.

E intanto sulle zone colpite dal sisma piove.