Tuttoscuola: Turismo scolastico

La mobilitazione dimenticata

Il grido d’allarme delle agenzie di viaggio che vedono crollare il business delle gite scolastiche a causa della crisi e del blocco delle attività extracurricolari da parte dei docenti richiama l’attenzione sulla mobilitazione dell’autunno scorso decisa in forma spontanea da molti collegi dei docenti.

I sindacati ‘coprirono’ quella anomala forma di sciopero, legittimandola come mobilitazione ufficiale con tanto di obiettivi da conseguire: mantenimento dell’orario di servizio a 18 ore contro la proposta di Profumo di portarlo a 24, attuazione degli scatti di anzianità, garanzia del fondo di istituto per pagare, tra l’altro, anche le missioni dei docenti accompagnatori in gita.

Tutti e tre gli obiettivi sono stati raggiunti, il sindacato ha preso atto dei risultati (con qualche coda polemica sugli scatti) e, quindi, la mobilitazione non ha più ragione d’essere.

Stando, però, a quanto dichiarano le associazioni delle agenzie di viaggio, il blocco è continuato, anche se le motivazioni di fondo che lo avevano originato non ci sono più. Non sappiamo quanto sia diffusa questa situazione, ma, stando al grido d’allarme dei tour operator, non dovrebbe trattarsi di cosa da poco.

Si può pensare che le pronunce dei collegi dei docenti non siano state revocate e che molti insegnanti si siano adattati di buon grado allo statu quo, evitando la “seccatura” delle gite.

L’anomala situazione della mobilitazione dimenticata porta ad una serie di riflessioni.

Il blocco immotivato delle gite e delle visite guidate contrasta spesso con il POF d’istituto che prevede attività extrascolastiche, gite e rapporti con il territorio. Come la mettiamo? Il POF è stato modificato o lo si può ignorare a discrezione? In questo caso a cosa serve?

Lo sciopero può essere deciso soltanto dai sindacati (nemmeno le RSU possono indirlo). In questa forma particolare di astensione in un servizio pubblico (anche se si attua con prestazioni individuali aggiuntive) possono gli operatori decidere autonomamente  una deregulation totale?

Sono interrogativi che chiamano in causa, a vario titolo, i capi d’istituto, i sindacati e la commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici. Scommettiamo che gli interrogativi resteranno senza risposta? Tenersi buona e amica la categoria conviene…

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