La Finanziaria che verrà/3: il Tesoro prepara forbici pesanti

Se le possibili stime di risparmio che circolavano al MIUR come voci in libertà prima dell’estate erano quelle sopra richiamate, ve ne sono altre che circolano ora al dicastero diretto dal ministro Tremonti per il varo della Finanziaria 2003.
Ne abbiamo raccolte alcune che potrebbero anche alla fine non comparire, rimanendo solamente il risultato di studi e ipotesi, ma val la pena conoscerle per avere il senso del taglio che potrebbe essere operato sulla scuola.
Si ipotizza l’innalzamento di un punto della media di alunni/classe (attualmente di 20,5 sul totale di tutti i settori passerebbe a 21,5) che, fermo il numero degli studenti (7.650.000), porterebbe ad una riduzione di circa 17.500 classi.
La chiusura di un numero così consistente di classi determinerebbe degli effetti a catena: un minor fabbisogno di insegnanti, di personale ausiliario e amministrativo, e di aule.
Per quanto riguarda il minor fabbisogno di personale docente si può stimare, con riguardo a ciascun settore di scuola, che il risparmio di risorse umane potrebbe essere complessivamente dell’ordine di 40-42 mila unità, compresi gli specialisti di sostegno e i docenti di religione, variamente distribuito nei diversi settori (Variazione del rapporto alunni/classi e decremento delle classi ).
Non vi sarebbero quindi nuove assunzioni in ruolo (già bloccate quest’estate) perché scomparirebbero molti posti vacanti; vi sarebbero inoltre meno supplenti annuali anche a causa dell’utilizzo dei docenti di ruolo in soprannumero. Una doppia brutta notizia per i docenti in lista d’attesa, vincitori di concorso, “sissini” o precari che siano.
Neanche gli alunni portatori di handicap verrebbero risparmiati, come si spiega nella news successiva.
Il personale ausiliario – tra cui quello “acquistato” a migliaia dai Comuni – verrebbe inoltre ridotto del 20%.
Una serie di ipotesi che, se confermate, sembrerebbero puntare quasi all’autofinanziamento della riforma. Dal ministero dell’Istruzione però smentiscono con decisione. Il 30 settembre si vedrà.