“Qualsiasi annullamento dei viaggi, comprese le gite scolastiche, avente per destinazione tutti i paesi dell’area europea e non, per i quali non sia stata espressamente formulata tale indicazione, deve essere considerato privo di giustificazione e, come tale, soggetto al pagamento delle penali pattuite”. La dichiarazione è di Antonio Tozzi, presidente della Fiavet, il quale si riferisce alla nota del 21 marzo 2003 con la quale il Ministero dell’Istruzione invita i Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali ed i Dirigenti Scolastici a consultare il sito (www.viaggiaresicuri.mae.aci.it) predisposto dal Ministero degli Affari Esteri, recante indicazioni sul livello di attenzione relativo ad ogni singolo Paese.

Ma Tozzi ricorda che “l’unica fonte ufficiale esistente nel nostro Paese” è il sito dell’Unità di crisi della Farnesina presso il Ministero degli Affari Esteri, dal quale “emerge in maniera evidente che per nessun paese europeo sono state emanate comunicazioni di “sconsiglio” ad intraprendere viaggi” ed alla quale fonte rimanda il decreto legislativo 111/95.

Anche l’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici ha preso le distanze dalle indicazioni ministeriali, attribuendo alla vicenda il significato di un ritorno di fiamma del tradizionale centralismo burocratico, diffidente nei confronti dell’autonomia delle scuole.