In molte scuole non si faranno i 200 giorni minimi di lezione

Tra qualche ponte di fine aprile e maggio, le sospensioni delle lezioni per seggi elettorali in molte scuole e qualche residua festa civile o patronale, i giorni utili di scuola per questo anno scolastico di fine legislatura sono poco più di 50 effettivi.

Ancora una volta i 200 giorni minimi di lezione prescritti dalla legge sul calendario scolastico non verranno raggiunti per moltissime scuole.

I doppi turni elettorali incideranno in modo significativo nel computo della quantità minima di quei 200 giorni di lezione, soprattutto in quelle regioni che già a settembre hanno ritardato l’avvio delle lezioni, aggiungendo lungo la strada qualche ponte in più, come, ad esempio, la Sardegna e la Liguria.

Chi non dovrebbe correre rischi circa il raggiungimento del minimo previsto dei 200 giorni è l’Abruzzo che, ultimo tra le regioni insieme alla provincia di Bolzano, terminerà le lezioni una settimana dopo gli altri, cioè il 14 giugno.

Proprio a causa di quella diversa data di termine delle lezioni, è stato necessario fissare dopo il 14 giugno la data di effettuazione della prova scritta nazionale per l’esame di terza media per le scuole di tutte le regioni, portandola per tutti al 17 giugno.

Tra maggio e giugno le Regioni dovranno varare il calendario per il prossimo anno scolastico e sarà bene che concordino una data di chiusura pressoché comune per non condizionare nessuno nello svolgimento della prova nazionale.