Tuttoscuola: Turismo scolastico

In Francia con D’Artagnan

Percorsi letterari per bambini

La Francia ha molti volti, è percorsa da molti sentieri. Chi si innamora di Carlomagno e chi di Giovanna d’Arco. Ma c’è anche chi – sulle orme di Dumas – sogna la Francia dei Tre Moschettieri, che in pieno Seicento si batterono contro Richelieu per pura cavalleria, per trarre d’impaccio la regina Anna d’Austria, che aveva perduto i pendenti di brillanti donatile dal re suo marito, Luigi XIII. La trilogia di Dumas, che ha D’Artagnan per protagonista (I tre moschettieri, Vent’anni dopo, Il visconte di Bragelonne) ci svela, come in un film, la vita quotidiana di allora, i sogni, gli ideali, le piccole vanità, le bugie, le smargiassate, gli amori dei diciottenni, ma parla sopratutto di una grande amicizia, quella che legò D’Artagnan ad Athos, Portos, Aramis, all’insegna dell’ “uno per tutti, tutti per uno”. Non c’è bisogno di un buon motivo per andare a Parigi: i buoni motivi sono più di mille,ma quando ci si va, se ci si ricorda di D’Artagnan si può riscoprire un tempo perduto, che ancora vive tra i dedali delle sue strade.

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temi dell’itinerario

LE MEMORIE DEL SIGNOR D’ARTAGNAN

Lo scrittore Alexandre Dumas

Lo scrittore Alexandre Dumas

D’Artagnan non è un personaggio letterario: Dumas – con i suoi aiutanti – lo ricalcò su qualcuno vissuto davvero, cioè su Charles de Batz de Castelmore, che era un D’Artagnan per parte di madre e pertanto era nobile. Era nato intorno al 1615 presso Lupiac, nella campagna guascone, e fece carriera non già con Luigi XIII, come vuole il romanzo, ma con Luigi XIV, quando Richelieu era stato sostituito dal Mazarino, e divenne comandante dei moschettieri. Non amò Costanza Bonacieux, cameriera della regina, ma si sposò a cinquant’anni con Charlotte Anne da Chalency, una nobile dal pessimo carattere. Il matrimonio durò due anni soltanto, poi lei si ritirò in convento. Lui aveva comprato casa a Saint Germain de Prés, ed era una casa assai migliore della mansarda descritta da Dumas. Morì all’assedio di Maastricht nel 1675. Un tal Gatien de Curtilz scrisse, ai primi del Settecento, le Memorie del signor D’Artagnan, basandosi sulle sue lettere, pubblicate in Italia da Sellerio. odile Barzat ha pubblicato il francia nel 1995 una biografia molto documentata. La vita di D’Artagnan si intreccia con un periodo leggendario della storia di Francia e i romanzi di Dumas ci fanno assaggiare qualcosa di un tempo perduto, che conosciamo soltanto attraverso i freddi resoconti dei libri di scuola. 

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I LUOGHI DI D’ARTAGNAN

La storia dei moschettieri s’ambienta PARIGI, tra la chiesa di Saint Sulpice e il Palazzo del Lussemburgo, fatto costruire agli inizi del Seicento da Maria de Medici, sul modello dell’architettura toscana di palazzo Pitti. Nel

Palazzo del Lussemburgo

Palazzo del Lussemburgo

romanzo, Porthos abitava  in rue de Vieux Colombier, Athos in rue Ferou, Aramis in rue de Vaugirard,  D’Artagnan in rue des Fossayeurs, che in seguito si chiamerà rue Serrandoni, tutti in zona. I luoghi parigini mescolati da Dumas alla storia sono molti: c’è il Louvre, la place Royale (che oggi si chiama place des Vosges, ma è uno dei quartieri  che sotto Napoleone III furono risparmiati e che conserva ancora i palazzi secenteschi e settecenteschi), infine il Quartiere Latino, dominio della gioventù cosmopolita, in cui ancora vive molto del mondo secentesco, e la Sorbona, l’università fondata nel Duecento, la cui storia si lega alla storia di Francia. Tra l’altro, Richelieu ne fu preside e la fece ricostruire, ma gli edifici attuali sono quelli fatti fare da Napoleone nel 1906, che spazzarono via i ricordi del cardinale.. Una statua di D’Artagnan si trova accanto a quella di Dumas in place du General Catroux, firmata da Gustave Doré. Lo scrittore alloggiò in uno storico albergo, l’hotel Pavillon Henry IV, prima di istallarsi nel Castello di Montecristo, a Port Marly, recentemente restaurato dall’Associazione Amici di Dumas, una dimora davvero romanzesca. Vale la pena di ricordare che non solo per questo capriccio Dumas dilapidò la sua fortuna. Finanziò anche il nostro Giuseppe Garibaldi per la Spedizione dei Mille, e lo seguì, ricevendo a Napoli incarichi ufficiali.

         In GUASCOGNA, nella Francia meridionale, molti i ricordi del Seicento: esiste ancora il castello di Castelmore, abitato dai discendenti di D’Artagnan, e situato nelle vicinanze di Lupiac, un minuscolo paese di campagna, dove il suo nome viene cucinato in tutte le salse sulle insegne dei locali più svariati. Ad Auch, una cittadina delle vicinanze, c’è una statua del moschettiere, mentre alle Termes d’Armagnac si trova un museo delle cere intitolato al  Panaches Gascon, il cappello dei moschettieri, in cui si celebra il viaggio che D’Artagnan fece con il re Luigi XIV, che andava a sposare l’Infanta di Spagna.

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Ambiti disciplinari

Storia e letteratura, naturalmente. Vale la pena di leggere i romanzi di Dumas prima di andare a Parigi, ma si può anche scorrere la lunga saga che i coniugi Golon hanno dedicato ad Angelica, la marchesa degli Angeli (pubblicata da Garzanti) che si ambientano al tempo di Luigi XIV. Per gli adulti e per i ragazzi delle superiori ricordiamo Il signor giardiniere di Frédéric Richaud (Longanesi), che ricostruisce la vita del signor de la Quintinie, incaricato da Luigi XIV di prendersi cura dei frutteti e degli orti della edificanda reggia di Versailles, e Il Club Dumas di Pérez Reverte ( Tropea), un giallo che si lega a un manoscritto dei Tre moschettieri contenente un capitolo inedito, e che si svolge tra le librerie antiquarie del Quartiere Latino e la città di Tolosa. Sul versante della storia, da non dimenticare la Vita di Luigi XIV di Voltaire, ricca di notazioni di costume. Ricordiamo infine che Perrault, fu incaricato proprio da Luigi XIV di raccogliere le fiabe per bambini della tradizione ( I racconti di Mamma l’Oca, Einaudi), e che di fatto Perrault dette ai suoi personaggi modi e costumi della vita di corte. A seconda dell’età e delle diverse letture i ragazzi potrebbero redigere degli itinerari, stralciando descrizioni, e tracciando i profili dei personaggi storici, completando poi le loro raccolte con foto scattate durante il viaggio, cartoline, souvenir vari. Infine, il cinema: potrebbe essere interessante osservare la Parigi dei diversi film dedicati ai Tre Moschettieri, rilevando come muti il paesaggio con l’evolversi del gusto. Tra i vari film ricordiamo quello del 1929 di Fred Niblo, con Douglas Fairbanks, quelli del 1948 di George Sidney con Gene Kelly, quello del 1974 di Richard Lester con con Mickael York , quello del 1993 della Disney. Aggiungiamo La maschera di ferro del 1929, con Douglas Fairbanks ancora una volta nei panni di D’Artagnan, e quella del 1997 con Dustin Hoffman. Ma ce ne sono molti, molti di più.

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Alunni destinatari

Tutti. In particolare terza media e scuole superiori.

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Tempo necessario per la visita

Non è pensabile andare a Parigi senza restare almeno cinque, sei giorni. E’ consigliabile acquistare una guida turistica e studiare un percorso preciso, non troppo abbondante, non troppo limitato, individuando alcune priorità, ma non tralasciando assolutamente le cose più spettacolari, come il Louvre, la Tour Eiffel, Versailles. Naturalmente tutto cambia a seconda che si tratti del primo viaggio a Parigi, o di un ritorno. La puntata in Guascogna può essere abbinata secondo la convenienza delle offerte delle agenzie turistiche. 

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Mezzi di trasporto

Per Parigi: aereo, treno, metropolitana, a piedi.

Per la Guascogna, si può far capo a Tolosa.

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Informazioni

http://it.franceguide.com/——————————————————————————————————

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