In aumento il numero di docenti che entrano in ruolo senza aver sostenuto un concorso

Prima delle graduatorie ad esaurimento (GAE) c’erano le graduatorie permanenti nelle quali si entrava soltanto avendo alle spalle un concorso superato, una certa quantità di servizio e l’abilitazione.

Visto che spesso con il concorso superato si conseguiva anche l’abilitazione (concorso abilitante), venne semplificato il requisito di accesso richiedendo soltanto l’abilitazione.

E anche il servizio di supplente divenne un elemento aggiuntivo, anziché un requisito di accesso.

Da anni per entrare nella graduatoria ad esaurimento è richiesta l’abilitazione (riconosciuta con il diploma di SSIS e scienze della formazione primaria, per le quali era previsto il superamento di un test di ingresso).

Dall’ultimo osservatorio del Miur sulle graduatorie (2009) risulta che nel 2007 quasi un quarto (23,6%) degli iscritti nelle GAE risultava in possesso soltanto dell’abilitazione senza aver mai superato alcun concorso. Nel 2009 gli abilitati senza concorso erano più di un terzo (36%), ma un altro 10%, iscritto con riserva, è entrato negli anni successivi.

Se si considera che nel frattempo sono usciti dalle GAE, perché entrati in ruolo, molti vecchi iscritti con il requisito del concorso, si può ritenere verosimilmente che tra i restanti iscritti almeno il 60% attualmente sia in possesso soltanto dell’abilitazione senza avere mai superato un concorso pubblico. Questo non vuol dire – sottolineiamolo – che non abbiano anch’essi sostenuto un duro percorso formativo, peraltro in sfavorevoli e ingiuste condizioni di incertezza. Vuol dire semplicemente che, senza alcun torto da parte loro (ma semmai di chi ha influenzato e gestito le scelte in materia negli ultimi lustri), non hanno superato un concorso pubblico con tutti i crismi, come previsto dall’art. 97 della Costituzione per entrare nella pubblica amministrazione.

E negli ultimi due-tre anni sono già entrati in ruolo, soprattutto nella scuola primaria, alcune migliaia di iscritti delle GAE, senza aver mai affrontato e superato un concorso.

Eppure, in questo clima politico di discussione e di polemiche provocato dall’annuncio del concorso da parte di Profumo, c’è qualche esponente politico di spicco che, per difendere a tutti costi la causa dei precari, afferma che tutti gli iscritti nelle GAE un concorso lo hanno già superato e che per questo meritano rispetto e priorità di tutela. Questo era vero dieci anni fa, non oggi.

La causa dei precari va indubbiamente difesa, ma non così. E non possiamo dimenticare che per gli insegnamenti tecnico-scientifici le graduatorie esaurite o virtualmente esaurite o in via di esaurimento già corrispondono al 6,8% del totale delle graduatorie.