Il quadro in chiaroscuro dell’edilizia scolastica/2

Ma non ci sono solo note negative. Rispetto ad un anno fa, secondo i dati del MIUR già anticipati da Tuttoscuola, il numero degli edifici che dispongono delle necessarie certificazioni di sicurezza (antincendio e agibilità statica) è aumentato di circa il 10%.
Infatti, un anno fa, il 73,21% dei 41.698 edifici statali era privo della certificazione di conformità dei vigili del fuoco per le norme antincendio. Nel 2003 quella percentuale è scesa al 64,53%.
Le scuole più sicure (o meno insicure) sono quelle del Friuli-Venezia Giulia (è privo della certificazione antincendio “solo” il 44,64% delle scuole) e dell’Emilia-Romagna (ne è privo il 49,93%). Il miglioramento più consistente, rispetto al 2002, l’ha fatto proprio il Friuli, seguito dal Piemonte.
Sicurezza degli edifici vuol dire anche certificazione di agibilità statica: ne era privo l’anno scorso il 57,02% delle statali; quest’anno ne è privo “solo” il 42,32%, con un miglioramento di 15 punti.
Le scuole più sicure, sotto questo punto di vista, sono quelle campane (soltanto il 21,53% è privo del certificato di agibilità statica); seguono ancora una volta il Friuli e l’Emilia (rispettivamente con il 30,58% e il 32,69% privi della prescritta certificazione).
Il quadro più deficitario è quello della Calabria (78,43% di edifici privi della certificazione antincendio, 54,81% privi del certificato di agibilità statica), seguita dalla Sardegna (rispettivamente 71,18% e 58,58%), dalla Liguria (69,35% e 60,39%) e dall’Umbria (77,34% e 51,25%).
Insomma, resta ancora molto da fare da parte dei Comuni (che hanno competenza sulle 36.992 scuole dell’infanzia, elementari e medie) e delle Province (che hanno competenza sui 4.876 edifici degli istituti superiori).