Il Presidente Mattarella ha inaugurato l’anno scolastico a Napoli

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato gli studenti e ha visitato i laboratori dell’istituto superiore professionale “Sannino Petriccione”, a Ponticelli, a Napoli, poco prima dell’inizio di “Tutti a scuola”, la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2015-2016. Il capo dello Stato è accompagnato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

All’evento hanno partecipato circa 2.000 alunni, provenienti dalle scuole di tutta Italia. Sono stati selezionati in base ai progetti e ai percorsi didattici realizzati con i loro insegnanti sui temi dell’intercultura, dell’integrazione, dell’educazione alla legalità, della partecipazione alla vita scolastica.

Il presidente della Repubblica si è rivolto agli alunni con queste parole: “Ai ragazzi del Sud voglio dire che, se la scuola è l’opportunità più grande di sviluppo del Mezzogiorno, e se la crescita del Sud è condizione indispensabile per il rilancio del Paese, allora voi giovani studenti siete la speranza concreta di un nuovo sviluppo per l’Italia intera“.

Mattarella ha aggiunto che “La scuola è decisiva per tutti i giovani nel nostro Paese. L’istruzione è una pietra angolare del patto di cittadinanza, e rientra a pieno titolo tra i diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione. Una scuola che funziona bene contribuisce a ridurre le disparità e favorisce la mobilità sociale, nel senso di offrire opportunità ai più meritevoli. Una scuola che funziona male, invece, accentua gli squilibri e crea barriere“.

Citando Don Lorenzo Milani, Mattarella ha sottolineato che “se si perde gli ultimi, la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati“.

Agli insegnanti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto di continuare a lavorare, come hanno sempre fatto, per migliorare la scuola nonostante la riforma varata dal governo abbia suscitato le loro critiche. “Gli ultimi interventi legislativi hanno sollevato discussioni e hanno messo a confronto punti di vista diversi – ha detto il capo dello Stato –. Non chiederò mai a nessuno di rinunciare alle proprie idee e al proprio spirito critico ma mi sento di chiedere ad ognuno di voi di portare il proprio contributo nella scuola di oggi, percorrendo insieme la strada e cercando di migliorare ciò che sta attorno a noi“.

Mattarella ha riconosciuto agli insegnanti di aver svolto un ruolo centrale in questi anni di difficoltà per la scuola aggravati dalla crisi economica. “Proprio per questo voglio dirvi grazie”, e ha aggiunto: “Oggi senza di voi non sarebbe possibile immaginare un salto in avanti e vi chiedo di proseguire questo impegno“.

Il presidente ha speso anche parole sulla scuola come strumento di integrazione: “E’ importante per l’Italia e per l’Europa intera, il modo con il quale saremo capaci di integrare i figli dei migranti“. “L’integrazione sta producendo risultati e assistiamo un avanzamento negli studi di molti giovani stranieri“.