Il Pd soddisfatto per il ritiro della ‘norma-vergogna’ sulle graduatorie

Sulla revisione del “Milleproroghe” da parte del governo a seguito delle riserve espresse dal Capo dello Stato e della pronuncia della Corte Costituzionale, interviene l’on. Tonino Russo (Pd), componente della Commissione Cultura della Camera: “Il Governo ha dovuto prendere atto che la norma-vergogna sulle graduatorie della scuola rendeva il Milleproroghe oltremodo incostituzionale, calpestando la sentenza della Consulta di qualche giorno fa. Grazie anche all’intervento di Napolitano ha dovuto fare marcia indietro”.

Questa vicenda – prosegue Russo (Pd) – più di ogni altra, dimostra l’inettitudine mista ad arroganza del Governo: errori su errori, scorrettezze istituzionali e la manifesta incapacità di porsi un limite, anche dinanzi al giudice delle leggi”.

Il ministro Gelmini non ha perso occasione per assecondare le spinte discriminatorie di quei pezzi della Lega nord meno adatti ad occuparsi dei temi della cultura e della scuola. Speriamo – continua il deputato Pd – che, dopo l’ennesima bocciatura, prenda atto che il criterio meritocratico è l’unico che può e deve essere applicato per la formulazione delle graduatorie”.

La sentenza della Consulta – conclude il parlamentare – ha certificato la fondatezza e la lungimiranza della battaglia politica che, da due anni a questa parte, abbiamo portato avanti, a sostegno dei docenti ingiustamente discriminati”.