Il parere del CNPI ultimo ostacolo all’avvio della riforma

Il Tar ha disposto la sospensiva degli orari nei tecnici e professionali fino all'acquisizione del parere del CNPI

Scongiurata la sospensiva degli organici, è arrivata invece quella della riduzione oraria dei tecnici e dei professionali per la quale, secondo il Tar, occorre il parere del Cnpi. 

I pareri del CNPI su diversi atti del ministero dell’istruzione, in particolare quelli riguardanti innovazioni e riforme, sono obbligatori, anche se, normalmente, non vincolano l’Amministrazione.

E il Miur, secondo quanto ritenuto dallo Snals e condiviso dal Tar Lazio con l’ordinanza di sospensiva n. 3363 del 19 luglio, avrebbe dovuto richiedere il parere il Cnpi sulla ridefinizione dei nuovi orari settimanali delle classi intermedie degli istituti tecnici e degli istituti professionali, per i quali, in base ai Regolamenti di riforma, è stata disposta la riduzione oraria a 32 ore settimanali dal prossimo settembre.

Probabilmente il Miur ha ritenuto bastasse l’avvenuta acquisizione del parere del Cnpi su questi regolamenti che, appunto, prevedevano chiaramente la riduzione di tali orari, senza dover richiedere altri pareri allo stesso Consiglio sulla ridefinizione applicativa della riduzione oraria con cui – ed è questo forse l’elemento critico – venivano anche individuate le classi di concorso direttamente interessate alla contrazione di ore (e di organico).

Evidentemente il parere acquisito per i Regolamenti non è stato sufficiente e il Tar ha disposto l’acquisizione di altro parere per legittimare le procedure applicative.

Gli atti ministeriali, in base alla ordinanza del Tar, resteranno sospesi (e quindi inefficaci) fino all’acquisizione e alla compiuta valutazione del parere del Consiglio della pubblica istruzione.

Si può ipotizzare che il ministro richiederà con urgenza la convocazione del CNPI per acquisire il più presto possibile il parere (obbligatorio, ma non vincolante) e, comunque, prima dell’avvio dell’anno scolastico.

C’è da dire, tanto per complicare le cose, che questa ordinanza impatta, tra l’altro, con i trasferimenti dei professori della secondaria superiore, la cui pubblicazione è stata annunciata per il prossimo 23 luglio, in quanto per diversi docenti la mobilità è la conseguenza della contrazione di organico per la riduzione oraria nelle classi intermedie dei tecnici e dei professionali.