Il decreto sul secondo ciclo la settimana prossima in Consiglio dei Ministri

Come avevamo previsto, nel Consiglio dei Ministri di venerdì 20 maggio non si è parlato di riforma del secondo ciclo di istruzione.

Tutto è pronto, dicono in Viale Trastevere al Miur.

Lo schema di decreto legislativo per il secondo ciclo, arrivato alla ennesima edizione, è stato corredato da Indicazioni per ogni tipo di liceo, di quadri orario e di relativa relazione tecnica.

Una documentazione massiccia che richiede tempi notevoli di valutazione. E sta forse qui la ragione tecnica del rinvio di almeno una settimana.

Approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, inizierà la rituale procedura consultiva (Conferenza Stato-Regioni, Commissioni parlamentari) per arrivare nuovamente in Consiglio dei Ministri per l’adozione definitiva.

A quel momento il calendario non dovrà ancora segnare la data del 17 ottobre, altrimenti l’adozione avverrebbe fuori tempo massimo, vanificando ogni sforzo.

Poiché la riforma della secondaria di II grado dovrebbe iniziare dall’anno scolastico 2006-2007, vi sono già preoccupazioni da parte di istituti che si troverebbero tra le mani le nuove modifiche strutturali del sistema alla vigilia delle iscrizioni alle prime classi appunto dell’anno scolastico 2006-2007.

Per evitare contraccolpi sul nuovo sistema che nasce, il Miur dovrà compiere quindi un grande sforzo di capillare informazione preventiva.

La conferma degli attuali organici dei docenti per un quinquennio dovrebbe tranquillizzare la categoria, ma i documenti di protesta che stanno già arrivando dal territorio, sollecitati anche da qualche sindacato, fanno già capire che la presentazione del decreto sul secondo ciclo nel prossimo autunno non sarà una semplice passerella.

Anche perché saremo entrati nella lunga campagna elettorale per le politiche 2006.