Tuttoscuola: Turismo scolastico

Il contributo per le gite dell’Unità d’Italia: 6 euro a testa

Se lo sciopero bianco dei prof sul blocco delle gite scolastiche non ci metterà lo zampino, potrà andare in porto tra poche settimane il progetto Brambilla-Gelmini per onorare il 150° dell’unità d’Italia con finanziamenti a favore delle scolaresche che si recheranno sui luoghi del Risorgimento dove quell’unità si è fatta.

Il protocollo d’intesa, presentato il 25 febbraio a Palazzo Chigi dai ministri del turismo, Michela Brambilla, e dell’istruzione, Mariastella Gelmini, per sostenere il progetto “Dai Mille a un milione di studenti alla scoperta dell’unità d’Italia”, prevede lo stanziamento di 6 milioni di euro a favore delle scuole che vorranno visitare i luoghi storici del Risorgimento italiano.

Scopo del progetto, come hanno dichiarato le due ministre, è duplice: far approfondire ai ragazzi la conoscenza di un importante capitolo della storia dell’Italia, visitando i luoghi storici del Risorgimento e sostenere un segmento importante dell’economia turistica.

Le proposte dovranno essere presentate dall’11 marzo al 15 aprile; le gite potranno essere realizzate per tutto il 2011.

Il ministro Gelmini ha dichiarato, tra l’altro, che il finanziamento “consentirà di ridurre la spesa che le famiglie dovranno sostenere per i viaggi; aver recuperato questi soldi in un momento di tagli e di difficoltà economiche è un fatto estremamente positivo”.

L’intento è lodevole, ma se il titolo del progetto (un milione di studenti alla scoperta dell’unità d’Italia) dovesse realizzarsi completamente, quel finanziamento complessivo si tradurrebbe in un contributo pro-capite di soli sei euro (sei milioni da ripartire tra un milione di studenti), riducendo la spesa delle famiglie dell’importo di due panini o giù di lì. Per carità, meglio di niente, purché non la si faccia passare a suon di conferenze stampa e comunicati per una importante iniziativa a favore dell’unità d’Italia da parte del “governo del fare”.

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