I gay a scuola? Offesi e derisi

Uno studente su due (53,3%) sente pronunciare spesso o continuamente, a scuola, parole offensive come «finocchio» per indicare maschi omosessuali o percepiti come tali. Un altro 28 per cento le sente usare qualche volta, il 14,6 raramente, e il 3,8 mai. Sono i risultati dell’indagine sul bullismo anti-gay condotta nel 2006 dall’Arcigay emiliano. La ricerca si inserisce nell’ambito del progetto «Schoolmates » che coinvolge in Europa oltre 1200 studenti e insegnanti e si concluderà nel 2008. L’iniziativa, di cui l’Arcigay è partner, si avvale di oltre 237 mila euro, di cui 186 mila stanziati dall’Unione europea nell’ambito del programma «Daphne II» contro la violenza verso donne, bambini e adolescenti.

 Ma il bullismo antigay non sembra fermarsi alle sole parole. A più del 10 per cento degli studenti, infatti, capita di vedere spesso o continuamente un ragazzo deriso, offeso o aggredito, a scuola, perchè è o sembra omosessuale e raramente, riferiscono, qualcuno interviene a difesa della vittima. Secondo il sociologo Raffaele Lelleri, coordinatore dell’indagine, «i docenti tendono a sottostimare il fenomeno, anche perchèsovente gli episodi si verificano lontano dai loro occhi e dalle loro orecchie ».