Guerre tra poveri: precari ATA versus LSU

La CGIL scuola ha deciso di denunciare alla magistratura la mancata nomina dei collaboratori scolastici supplenti (bidelli), che i CSA avrebbero dovuto fare entro il 31 luglio 2003. Non risulta che la CGIL sia stata seguita da altri sindacati in questo ulteriore ricorso alla magistratura, di cui dà notizia un comunicato della stessa organizzazione (http://www.cgilscuola.it/).

Dunque non c’è solo la guerra infinita tra precari storici e neoprecari sissini, a livello del personale docente, a rendere ancor più incandescente questa torrida estate italiana. Una parallela “competizione tra poveri” si sta svolgendo tra aspiranti bidelli “storici”, da anni in graduatoria, e neoaspiranti provenienti dalle file dei “lavoratori socialmente utili” (LSU), che di fatto si pongono in competizione e in alternativa ai primi, in una situazione che deve fare i conti anche con i tagli di organico decisi negli ultimi anni.

La verità amara, che nessuno, nemmeno questo governo “tagliaposti”, si azzarda però a riconoscere, è che non c’è una stretta necessità che porti ad assumere tutto questo personale ausiliario, come dimostrano i sistemi scolastici di altri Paesi europei, che non prevedono questo tipo di figura di non elevata professionalità. C’è chi si chiede: quando si smetterà di scaricare sulla scuola italiana l’onere di fare da argine sociale al problema della disoccupazione?