
Da quasi dodici anni la scuola italiana vive in regime di autonomia scolastica, assumendo in proprio le decisioni organizzative necessarie all’attuazione del servizio, comprese quelle riguardanti visite guidate all’esterno della scuola e i viaggi d’istruzione.
Ancora prima che arrivasse il regolamento dell’autonomia a sancire questo potere di determinare criteri e modalità per lo svolgimento delle attività parascolastiche ed extrascolastiche, il ministro Berlinguer aveva chiarito con propria circolare che le scuole avevano titolo pieno nel decidere criteri e modalità di effettuazione delle gite scolastiche, senza obbligo di autorizzazione preventiva.
Eppure, sembra che vi siano ancora istituzioni scolastiche che non sanno di questa autonomia decisionale e ricorrono al superiore ministero per avere indicazioni e suggerimenti per l’organizzazione delle gite. Sembra incredibile ma è vero, tanto che la Direzione generale per gli ordinamenti e l’autonomia ha ritenuto necessario diramare una nota (prot. n. 2209 dell’11.4.2012) agli uffici scolastici territoriali con la quale, rispondendo a vari quesiti pervenuti su viaggi di istruzione e visite guidate, ha precisato che “si ritiene opportuno precisare che l’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art. 10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994)”.
La DG per gli Ordinamenti ha ricordato infine che “a decorrere dal 1° settembre 2000, il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la previgente normativa in materia costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo”.
Insomma, decidere una gita, come organizzarla, quando effettuarla sono tutte competenze esclusive della istituzione scolastica autonoma che decide con i propri organi collegiali. Come si sapeva.
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