Giannini: Stabilizzazione dei precari è tra i punti fondanti della Riforma

La stabilizzazione dei precari della  scuola “è uno dei punti fondanti, certamente non l’unico né esclusivo, della ‘Buona scuola’“. Lo ha ribadito il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, a margine della presentazione dell’evento ‘Libriamoci’ avvenuta oggi a Bologna. “Stiamo discutendo con tutto il Paese – ha aggiunto il ministro – e siamo a quasi 270 mila contatti sul sito” del Governo collegato alla proposta di riforma e pensato per raccogliere segnalazioni e suggerimenti dagli stessi addetti del settore.

Io e i miei colleghi stiamo girando l’Italia per confrontarci sul progetto che abbiamo costruito e presentato” ha ricordato spiegando che i passi successivi sono noti: “legge di stabilità, risorse assegnate, poi alla fine del percorso, cioè alla fine di gennaio, un decreto legislativo che consenta di arrivare ai provvedimenti, tra cui anche il bando del nuovo concorso, per il quale comunque non c’è  bisogno di un decreto“. “Questa – ha concluso Giannini – sarà l’altra forma di assunzione che finalmente diventerà un processo regolare in  Italia, come è in tutti i Paesi avanzati“.

Il ministro è anche tornato sulla questione della composizione delle commissioni per gli esami di maturità: “Stiamo riflettendo, come avviene ogni anno all’interno del ministero, su quali eventuali migliorie o cambiamenti si possano fare“. Ma “nessuno ha detto che faremo questo sicuramente” ha spiegato Giannini, rimarcando che questo tema “è un elemento di dibattito” all’interno del Miur.

Personalmente – ha però aggiunto – ritengo che la formula di una commissione mista, che non è né una commissione esterna che certifica competenze per l’accesso di un percorso che inizia, né una commissione che conoscendo gli studenti, naturalmente presidiata da un presidente  esterno che nessuno ha mai messo in dubbio, ha la funzione invece di  sintetizzare un percorso di studi, sia la formula scientificamente più valida“.