
GaE, onore alle armi: Russo (PD) concorda con Pittoni (Lega)

Alla Camera l’on Russo (PD) aveva tenacemente voluto l’emendamento di apertura delle GaE nel DL “Milleproroghe”; al Senato il sen. Pittoni (Lega) aveva fatto di tutto per annullarlo. Alla fine ha prevalso, come si sa, una scelta di mediazione del Governo che non è piaciuta ai due contendenti.
Il sen. Pittoni aveva rilasciato a caldo alcune dichiarazioni critiche sulla conclusione della contesa, esprimendo una serie di valutazioni preoccupate sulle conseguenze della decisione.
Valutazioni che ora l’on. Russo fa proprie, riconoscendo all’avversario la fondatezza dell’analisi espressa: “Mi capita raramente di essere d’accordo sui temi di cui il senatore Pittoni si fa paladino. Tuttavia, questa volta, leggendo la sua ultima esternazione devo concludere che ne condivido l’analisi e perfino il giudizio critico sul governo Monti, almeno per la gestione schizofrenica del ministero dell’istruzione.
Ovviamente, mi sono chiesto più volte in cosa sbaglierei – continua Russo – vista la coincidenza dei nostri punti di vista sulla parte analitica. Ma, nonostante le accurate ricerche, non ho trovato errori. Incredibilmente, ne discende che concordo con il ragionamento di Pittoni! Non per questo si illuda di aver sconti o vita facile per le prossime circostanze.”
Dopo aver ricordato i numerosi punti di divergenza politica del passato, l’on. Russo riprende il filo rosso che lo accomuna, temporaneamente, con Pittoni e critica il Governo per la grave responsabilità che si è assunto “rimettendo in discussione l’emendamento del PD approvato con larghissima maggioranza alla Camera che prevedeva il normale inserimento degli insegnanti abilitati e abilitandi.
Cambiare radicalmente opinione da un ramo del Parlamento all’altro, in pochi giorni, non è spiegabile né giustificabile. Tanto più se il governo viene definito tecnico e come tale dovrebbe mostrare e dimostrare lo scrupolo dell’approfondimento preventivo delle questioni ed il pudore della obiettività e della coerenza lungo il percorso. Purtroppo, nella casta dei rappresentanti istituzionali della politica, a qualcuno è concesso qualche privilegio di troppo: non rispondere ai cittadini-elettori e anche al buon senso.
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