Flc Cgil e Snals chiedono soluzioni per il precariato

La questione del precariato può essere affrontata soltanto agendo su più piani. Ne è convinta la Flc-Cgil che propone al ministro Gelmini la sua ricetta per superare una volta per tutte un fenomeno che si trascina da anni. Le direzioni in cui muoversi – dice – sono tre: un piano quinquennale di assunzioni per dare stabilità al personale; un organico funzionale su base triennale in modo da superare la faticosa e dispendiosa chiamata dei supplenti saltuari; la costituzione, nell’ambito della gestione transitoria delle graduatorie a esaurimento, di una sorta di sottolista.

La nostra elaborazione richiede una forte assunzione di responsabilità da parte del Governo e per questa ragione abbiamo chiesto un incontro con il ministro Gelmini e l’apertura urgente di un tavolo politico” spiega la Flc che lancia questa sua proposta mentre a viale Trastevere è in gestazione una soluzione legislativa per arginare i ricorsi dei precari.

ORGANICI – La Flc ritiene necessario superare la distinzione tra organico di fatto e organico di diritto. Attribuire alle scuole una dotazione di organico funzionale – dice – è meglio sia per la qualità della didattica sia per contenere i costi. Il sindacato propone quindi di determinare gli organici e i finanziamenti su base triennale “per garantire l’erogazione del servizio in modo programmato e stabilizzato“. Il ricorso alle supplenze brevi deve diventare residuale.

ASSUNZIONI – La Flc chiede un piano straordinario di immissioni in ruolo e una programmazione quinquennale di stabilizzazioni in base al turn over. Secondo la Flc ci sono le condizioni per partire con un intervento straordinario di stabilizzazione dei personale. Il prossimo anno scolastico i posti disponibili in cattedra, al netto dei tagli, saranno 61.000 (oltre 38.000 i posti Ata). E nei prossimi tre anni i posti vacanti, tenendo conto delle proiezioni sui pensionamenti, saranno 81.000 per i docenti e 22.500 per gli Ata.

GRADUATORIE – Qualora la soluzione adottata dal ministero rispetto alla sentenza della Corte costituzionale sia quella di non permettere spostamenti di provincia si determinerà – spiega la Flc – una situazione anomala: esisteranno graduatorie affollate e graduatorie esaurite o in via di esaurimento. Per risolvere questo problema, garantendo anche l’accesso al ruolo di personale con maggiore punteggio, si potrebbe ipotizzare – suggerisce il sindacato – la costituzione di una Sub graduatoria nazionale, nella quale includere tutti gli aspiranti delle varie province sulla base del punteggio e delle eventuali precedenze, da utilizzare laddove gli elenchi sono esauriti, al di là quindi dei vincoli territoriali. La rinuncia a una proposta di assunzione dalla graduatoria nazionale comporterà la cancellazione dalla stessa restando quindi soltanto nella graduatoria provinciale.

Una soluzione per il problema del precariato è necessaria anche per il sindacato Snals-Confsal, che chiede al ministro un piano salva precari che si muova sull’onda del provvedimento già varato nel 2009 per tutelare i precari. Il segretario generale Snals, Marco Paolo Nigi, si dice “preoccupato” per il mancato inserimento nel milleproroghe, recentemente approvato dal Parlamento, “di un provvedimento salvaprecari che possa continuare a garantire, dal prossimo 1 settembre, la tutela del personale e la continuità dei progetti in corso attuati d’intesa tra il Miur e le Regioni, che hanno stanziato le risorse finanziarie necessarie“.

Per questo il sindacato ha chiesto al ministro Gelmini di predisporre “un provvedimento salvaprecari, analogo a quello attualmente in atto, da portare quanto prima all’approvazione del Parlamento. L’obiettivo prioritario del sindacato – ha concluso Nigi – rimane quello della stabilizzazione di tutti i precari che hanno titolo all’immissione in ruolo, perché inseriti nelle graduatorie ad esaurimento; nel frattempo è indispensabile garantire agli interessati la continuità lavorativa che è possibile solo con l’approvazione di uno specifico provvedimento analogo al “salvaprecari” attualmente in vigore“.