
Fassina (Pd) chiede al Governo di ‘aprire’ sulla scuola, o sarà strappo

“Se il Pd intende recuperare lo strappo con una parte del suo mondo che ha detto no alla svolta liberista sul lavoro, e sulla scuola, a mio avviso il governo dovrebbe fare un’apertura su 3 o 4 emendamenti importanti che riguardano il potere dei presidi e le assunzioni degli insegnanti“. Lo ha dichiarato questa mattina ad Agorà Stefano Fassina, esponente delle minoranze del Partito democratico.
“Il Pd – ha aggiunto – ha vinto in 5 regioni e perso in due, ma c’è un messaggio politico generale. Il messaggio è chiaro. Una parte del popolo democratico non si riconosce in alcune misure fondamentali approvate dal governo Renzi che riguardano lavoro e scuola e su questo ha fatto la scelta dolorosa di non votare o di votare altri partiti“.
“Io sono stato eletto su un programma che non prevedeva sul lavoro e sulla scuola la piattaforma della destra – ha affermato Fassina – . Siamo stati eletti da un programma votato da 8 milioni e mezzo di elettori, che non prevedeva cancellazione dell’articolo 18 e il preside che chiamava gli insegnanti. Io voglio essere coerente col programma su cui siamo stati eletti. Se approviamo un intervento che fa male alla scuole, io voto contro quel provvedimento e ne trarrò le conseguenze. Se il governo del Pd va avanti con scelte contraddittorie sul lavoro, sulla scuola, sulla democrazia, si pone un problema di compatibilità“.
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