Faraone, a Enna un titolificio fasullo

'Ateneo rumeno sta giocando con la pelle degli studenti'

Siamo già riusciti con il nostro intervento, nel caso specifico dei corsi di Medicina rumeni di Enna, a far sì che i corsi, nati in maniera poco trasparente – non a caso è in corso un’indagine della magistratura –  venissero portati fuori dalla strutture ospedaliere pubbliche. Andremo avanti come governo, insieme all’Avvocatura dello Stato, per interrompere un’attività inutile, perchè non qualificante, e dannosa. E continueremo a batterci con forza contro titolifici fasulli“. Lo afferma il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone in un’intervista alla Stampa.

Il problema è che si scontrano due esigenze: la necessità di definire in sede nazionale i fabbisogni di  personale medico, e il rispetto del diritto europeo che è sovrannazionale e riguarda la liberalizzazione e la circolazione dei titoli professionali. Credo che tra le due esigenze ci sia un vuoto normativo che andrebbe colmato in sede comunitaria“, dice Faraone.

In merito al ricorso del ministero con cui intimava di fermare i corsi dell’università rumena di Enna, “la decisione conferma quanto stiamo portando avanti ormai da mesi: è il Miur che stabilisce la validità del titolo universitario conseguito e un titolo ottenuto in questo modo, senza accreditamenti e certificazioni, è carta straccia. Stanno giocando con la pelle degli studenti”, insiste il sottosegretario.