È permesso usare internet e navigare in qualunque sito si ritenga opportuno, ma anche accedere a Facebook. Proibito invece mandarsi messaggi e inviare email.

Un progetto pilota parte da quest’anno in Danimarca, dopo alcune interessanti sperimentazioni in Norvegia, lo scorso anno. Parteciperanno al progetto 14 scuole secondarie di secondo grado con la prospettiva di estendere la partecipazione, volontaria, a tutte le altre scuole entro il 2011. La Danimarca non è nuova alle sperimentazioni di questo tipo: da oltre un decennio gli studenti scrivono i testi dei loro esami direttamente sui pc. L’uso di internet anche negli esami è la logica conseguenza del fatto che esso rappresenta un elemento sempre più presente nella vita quotidiana, fa parte integrante dei programmi e delle metodologie di studio e, quindi, legittimato a caratterizzare anche gli esami finali. Ci si chiede piuttosto come sarà possibile impedire agli studenti di inviarsi messaggi l’un l’altro, durante l’esame. Le regole sono rigide e le punizioni arrivano fino all’espulsione per chi viene sorpreso a barare.

Studenti ed insegnanti sono concordi nell’affermare che si tratta principalmente di una questione di fiducia, ma anche la struttura dei test e il numero di domande da cui sono composti rendono difficoltoso qualsiasi imbroglio. Fa piacere poi constatare come i responsabili della sperimentazione siano convinti che una simile modalità diventerà la norma in Europa entro pochi anni. Riuscirà l’italica arte di arrangiarsi ad aggirare anche l’esame elettronico?