Emergenza graduatorie
Valanghe di domande di aspiranti supplenti riversate sui tavoli delle segreterie scolastiche, un tormentone di interrogativi senza risposte, labirinti di codici e di titoli che hanno mandato in tilt migliaia di giovani docenti aspiranti ad un posto: il caos delle graduatorie di istituto che per la prima volta vengono definite direttamente dalle scuole anziché dai provveditorati agli studi è sotto gli occhi di tutti gli operatori scolastici.
In molti casi non sono bastate le minuziose istruzioni allegate ai moduli di domanda per fugare i mille dubbi dei supplenti, che si sono arrangiati come potevano, spesso confondendo scuola con istituzione scolastica e attribuendo codici sbagliati. C’é chi ha avuto difficoltà a consultare i bollettini ufficiali segnalati dal ministero, perché accessibili solamente in internet. E l’elenco delle doglianze potrebbe continuare.
Ora il tormentone per controllare le valanghe di domande è passato alle segreterie, mentre da ogni parte affiorano dubbi sulla validità dei titoli: le ultime specializzazioni per il sostegno potrebbero non essere valide, denuncia la Cgil-scuola, mentre sui punteggi da attribuire la scelta dell’abilitazione più favorevole, aggiunge l’Unicobas, è un equivoco. Complicata dal periodo delle ferie, la questione potrebbe trascinarsi fino alle soglie del prossimo (imminente) anno scolastico con rischio di inevitabili code di contenzioso e di ricorsi.
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